Uno studio recente spiega che i capelli bianchi, soprattutto per gli uomini, sono una spia di patologie cardiache
E’ quanto raccontato su Focus relativamente ad uno studio dell’università del Cairo: gli uomini che imbiancano precocemente potrebbero essere più a rischio di sviluppare malattie coronariche. I capelli bianchi sono un indicatore dell’invecchiamento biologico, soprattutto per i maschi, a prescindere dall’età anagrafica in cui compaiono. Pertanto sono da considerarsi un segnale importante anche per la salute cardiovascolare, secondo l’indagine. L’aterosclerosi e l’imbiancamento dei capelli sarebbero legati a meccanismi simili, come lo stress ossidativo, ovvero l’eccessiva produzione di radicali liberi, infiammazione cronica, cambiamenti ormonali, alterazioni del DNA e senescenza delle cellule.
Tutti questi fattori aumentano con l’avanzare dell’età, ma i capelli grigi, il cui gene responsabile è stato di recente identificato, potrebbero essere un segnale di rischio indipendente e immediatamente visibile, di cui tenere conto.
Lo studio
I ricercatori hanno valutato la presenza di eventuali patologie coronariche in 545 uomini adulti, che hanno anche classificato in 5 gruppi in base alla quantità di capelli bianchi (capelli totalmente scuri; più scuri che bianchi; scuri e bianchi in ugual numero; più bianchi che scuri; totalmente bianchi). La ricerca ha preso in considerazione anche altri fattori di rischio, come ipertensione, diabete, fumo, concentrazione anomala di lipidi nel sangue e familiarità con malattie cardiache. I risultati mostrano che un elevata presenza di capelli bianchi – dal terzo “stadio” (metà e metà) in poi – è risultato associato a un più alto rischio di malattie coronariche, a prescindere dall’età anagrafica e dagli altri fattori di rischio.
Una chioma imbiancata precocemente potrebbe quindi essere utilizzata come indicatore di rischio di malattie coronariche in persone ancora asintomatici.
