Il World Wildlife Day che dal 2013 si celebra ogni anno il 3 marzo è dedicato in questa edizione ai 20mila i pachidermi africani uccisi dai bracconieri nel 2015
Ricorrenza istituita dall’Onu, la giornata Giornata mondiale della natura e della fauna selvatica è dedicata oggi alle vittime del bracconaggio, gli elefanti uccisi per il loro avorio. Se rispetto al 2011 e 2012 si è verificato un calo dell’abbattimento dei pachidermi, oggi il bracconaggio rappresenta ancora un pericolo reale, che mette a rischio di estinzione questa specie. In occasione di questa giornata l’Unione europea ha quindi annunciato il lancio di un piano d’azione contro il traffico illegale d’avorio, corni di rinoceronti, pellami e legnami protetti, animali selvatici.
No all’abbattimento dei lupi
In Italia, dopo l’annuncio di un piano di abbattimento di Stato fino a 60 esemplari l’anno da parte del ministero dell’Ambiente, il Wwf lancia un appello per la salvaguardia dei lupi, gravemente minacciati dall’uomo.
L’associazione ambientalista spiega che “gli abbattimenti legali vengono proposti oggi solo per soddisfare le richieste provenienti da zone del Paese dove il lupo era stato sterminato e dove ora la conflittualità con questa specie, protetta dalle leggi nazionali, è crescente”.
Il lupo “appartiene alla nostra cultura e ha un indiscutibile ruolo nel mantenimento di ecosistemi sani e ricchi – spiega il Wwf – E’ diventato anche fonte di reddito per l’ecoturismo”.
I ranger non vengono supportati
In generale il Wwf vuole sensibilizzare sulle difficoltà crescenti nel difendere la natura selvatica dalle insidie dell’uomo: secondo un’indagine condotta in Asia dal Wwf, i ranger preposti alla difesa della fauna selvatica non vengono sufficientemente supportati dalle autorità. Il 63% degli intervistati ha dovuto affrontare situazioni a rischio di vita, il 74% non si sente adeguatamente equipaggiato e il 48% non pensa di avere la giusta formazione.
Ban Ki-moon: “Tutti facciano la loro parte” – Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, si è rivolto a “cittadini, aziende e governi” affinché ognuno faccia la propria parte “nel proteggere la fauna e la flora selvatica del globo”. “Il futuro della natura è nelle nostre mani”, ha sottolineato.
