Uno studio su 2400 adolescenti, pubblicato sulla rivista Nature, ha portato all’identificazione di alcuni fattori che consentiranno di prevedere chi abuserà di alcol, diventando un cosiddetto “binge drinker” già a 16 anni

Tra le caratteristiche fisiche e caratteriali di chi è destinato a diventare un forte bevitore troviamo un cervello di dimensioni superiori alla media, la tendenza a ricercare sensazioni, la mancanza di coscienziosità o precedenti familiari di abuso di droghe.
Il mix di fattori individuato dai ricercatori, coordinati dall’università del Vermont, annovera requisiti genetici, 40 diverse variabili e funzioni cerebrali, per una previsione che avrebbe un’accuratezza del 70%.

Un mix di fattori

Per ottenere un quadro così preciso, gli studiosi hanno analizzato le immagini dell’attività cerebrale e della struttura del cervello, combinandoli con altri dati quali il quoziente intellettivo, le performance cognitive, test di personalità e del sangue su 2.400 adolescenti di 14 anni in otto diversi posti d’Europa.
«Il nostro obiettivo era sviluppare un modello per comprendere meglio – precisa Robert Whelan, coordinatore dello studio – l’influenza di ogni fattore, tra genetica, personalità, influenze ambientali e struttura del cervello, negli adolescenti che abusano dell’alcol».
Anche tra i giovani italiani sta diventando sempre più popolare la moda del binge drinking, cioè assumere in una sola volta una quantità di 5 unità alcoliche. Da un’indagine è emerso che i ragazzi inclini a questa pratica ritengono che le dosi di alcool considerate pericolose dagli esperti, se assunte abitualmente, non provochino danni ma anzi aiutino a socializzare
Ma quali sono i fattori che più determinanti per prevedere chi diventerà un alcolista già a 16 anni?

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Un cervello più grande e più immaturo

Gli scienziati hanno isolato soprattutto alcune caratteristiche quali la personalità, la ricerca di sensazioni, la mancanza di coscienziosità e una storia familiare di uso di droghe e aver bevuto già a 14 anni anche un solo drink. Anche lo stress è un fattore che mette gli adolescenti a rischio di abusare di alcol, così come un cervello più grande, più immaturo in quanto non si è innescato il processo di ridefinizione cerebrale durante il quale la materia grigia, i neuroni e le sinapsi si riducono di dimensione. Questo studio potrebbe rappresentare un importante precedente per arrivare successivamente a individuare anche i fattori cerebrali che permettano di prevedere l’abuso di droghe.