Disabitato da decenni, avvolto da un’aura spettrale e decadente, tanto da essere soprannominato il borgo fantasma, Consonno è stato messo in vendita su Internet alla cifra di 12 milioni di euro

 

consonno2Il paesino in provincia di Lecco che negli anni ’70 si trasformò in una sorta di Las Vegas per volere del conte Bagno, è da anni divenuto una delle mete “alternative” preferite della Brianza. E chiunque l’abbia visitata potrebbe confermare che la città fantasma esercita un fascino unico, con la sua atmosfera sinistra e rarefatta, sospesa nel tempo.

Si legge quindi con una certa amarezza l’annuncio a sorpresa della vendita del paesino, frazione di Olginate in provincia di Lecco, che è apparso sul Web tramite il Gruppo Zandonà di Milano, a cui è stato affidato l’incarico della vendita da parte della proprietà della collina olginatese.

 

Il fascino di una Las Vegas decaduta

Consonno era diventata negli anni ’70 una specie di città dei divertimenti per volontà del conte Mario Bagno, un eccentrico imprenditore che l’aveva acquistata per 22 milioni di vecchie lire. Il progetto però non è mai stato completato e il borgo si è trasformato nel corso degli anni nell’attuale città fantasma.

Per chi ha avuto la fortuna di visitare l’affascinante borgo disabitato, oggi suona un po’ riduttiva la descrizione dell’inserzione, che parla di “intero paesino da demolire”, citando solo la splendida cornice della “collina vista lago” in cui è inserito. Ma è indubbio che per qualche investitore risulti allettante la “possibilità di edificare 30 mila metri quadri in parte residenziali e in parte commerciali”.

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Un progetto già esistente

Sembra che esista già la bozza di un progetto, allegato all’annuncio, che prevede la creazione di hotel con piscine, di una parte residenziale con villette singole e a schiera, di palazzine con appartamenti e di un centro commerciale in un’area che complessivamente andrebbe a occupare 1.700.000 mq di terreno, il 60% dei quali composti da boschi con piste ciclabili e altre attrattive. Il tutto per la modica cifra di 12 milioni di euro, con la possibilità di ottenere una permuta immobiliare a parziale copertura dei costi.

Una cifra che, secondo il direttore tecnico commerciale dell’immobiliare, non avrebbe scoraggiato i potenziali acquirenti. A quanto pare in molti stanno già facendo a gara per mettere le mani sulla città fantasma, che molti sicuramente rimpiangeranno.