Domus Academy, in qualità di partner dell’evento, ha coinvolto gli studenti del Corso di Master in Car & Transportation Design, impegnati in questo momento dell’anno accademico proprio in un workshop dedicato al claymodelling, importante momento formativo inserito all’interno del master

Oltre che da ingegneri, designer, progettisti e tecnici, le auto sono progettate anche da scultori, artisti dell’argilla attraverso le cui mani esperte la vision di un’auto passa dalle 2 dimensioni della carta e dello schermo alle 3 dimensioni della realtà tattile. Presso i centri Ford di Design di Merkenich, in Germania, e Dunton, in Inghilterra, gli artisti dell’Ovale Blu trasformano l’argilla in vere opere d’arte per fare in modo che il design delle superfici fluide e dinamiche dei nuovi modelli prenda vita. Ford ha portato a Milano, per un giorno, un team di designer per svelare le tecniche e i segreti della modellazione dell’argilla applicata al mondo del design delle auto.

La dimostrazione si è svolta presso la Domus Academy, una delle più prestigiose scuole post-graduate di moda e design, che vanta 12 corsi di Master e numerosi laboratori tra cui quello dedicato alla modellazione, un vero e proprio clay-modelling lab, utilizzato dagli studenti del Master in Car & Transportation Design.

“Siamo lieti che Ford abbia scelto la sede della nostra Accademia per mostrare ai propri ospiti i segreti di un processo molto importante per il car design”, ha spiegato Amelia Valletta, Course leader del Master in Car & Transportation Design di Domus Academy. “Non a caso, la nostra scuola dal 1983 ha dedicato ampio spazio al car design, prima con corsi specifici e poi con un vero e proprio Corso di master della durata di 1 anno. Il workshop del clay-modelling, è un momento importante del percorso formativo ed impegna gli studenti per un intero mese. Il clay modeller è una vera e propria professione, ancora oggi complementare alla modellazione in 3D e noi ne riconosciamo da sempre la rilevanza nel processo creativo in campo automotive”.

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Gli artisti dell’argilla partono da una massa priva di forma e la trasformano, linea dopo linea, nelle forme stilistiche che i designer hanno immaginato per l’auto. Il processo richiede centinaia di ore di lavoro, durante le quali il laboratorio Ford in cui lavorano gli scultori Denise Kasper, Thomas Kalker e Damian Lottner somiglia più a una bottega del Rinascimento che a un moderno centro di design, ma in alcuni casi le tecniche più tradizionali sono anche le più efficaci.

“La modellazione dell’argilla è il punto di partenza di tutto: mette in relazione la vision dei designer con la realtà tangibile”, ha spiegato Denise Kasper. “E’ una tecnica che aggiunge la sfera emozionale e trasforma un’idea in realtà”.

Che si tratti di modelli in scala o a dimensione naturale, il processo permette di trasformare una massa d’argilla priva di forma in un’opera che permette di intervenire sul design finale di un’auto considerevolmente prima che questa entri in produzione. La tecnica è adatta anche allo sviluppo di elementi interni dell’abitacolo, come pannelli strumenti e console. Nel creare modelli a grandezza naturale, gli scultori si basano sui disegni bidimensionali tratteggiati dai creativi Ford, aggiungendo con pazienza e dedizione non solo la terza dimensione, ma anche l’elemento tattile ed emozionale. Anche se oggi l’utilizzo del computer per la modellazione digitale ha conquistato buona parte dei processi di definizione del design di un’auto, la realizzazione di modelli in argilla è ancora uno degli strumenti più importanti che un team di design ha a disposizione per apportare piccole modifiche alle linee di un nuovo modello e giungere alla definizione del design definitivo.

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Gli strumenti di cui si avvalgono sono di dimensioni e forme differenti. Alcuni sono simili a grandi raschietti da carpenteria, altri somigliano ai bisturi chirurgici, mentre altri sono talmente piccoli da sembrare più cacciaviti da orologiai che scalpelli. Nonostante questa tecnica sia praticata da ormai più di 80 anni, sono pochi i percorsi formativi specializzati in questo settore, e gli artisti provengono spesso da altri studi nel
campo dell’arte: architettura, disegno industriale, moda, fotografia, ceramica, oreficeria, e in alcuni casi gli artisti in passato sono stati perfino dei provetti tatuatori.

Negli anni, la tecnica si è in ogni caso evoluta e si avvale oggi di strumenti che agevolano il lavoro permettendo agli artisti di raggiungere il proprio obiettivo con maggiore rapidità. Un primo modello grezzo dell’auto viene infatti realizzato da un macchinario a partire da un blocco di materiale sintetico. Sulla base di questo, gli artisti applicano uno strato esterno di argilla che viene successivamente riscaldato a 50-60 gradi in appositi forni, per favorirne la lavorazione. L’argilla industriale è infatti composta per il 70-80% di cera, e il calore la rende più malleabile.

Successivamente alla prima lavorazione, in modello viene fatto raffreddare per agevolare la rifinitura dei dettagli. La fase finale prevede una speciale verniciatura che rende la superficie più omogenea e simile a quella della carrozzeria di un’auto. Questa forma d’arte ha ancora tanta strada davanti, oltre a una lunga tradizione alle spalle, perché anche nell’epoca delle tecniche virtuali e digitali di design, non esiste un’alternativa alla mano dell’uomo, alla sua sensibilità tattile e alla capacità degli artisti di trasformare un’idea in realtà.