Uno studio UK ha dimostrato che il multitasking, ovvero utilizzare più dispositivi contemporaneamente, può danneggiare il cervello

La tecnologia ha un’enorme influenza sulla nostra quotidianità e secondo una ricerca dell’Università del Sussex ha affetto anche sul nostro corpo, in particolar modo per quanto riguarda il multitasking. Lo studio ha dimostrato che le persone che utilizzano contemporaneamente smartphone, tablet, PC per lunghi periodi possono subire un restringimento della materia grigia, che nel prossimo futuro sembra potrà essere riparata tramite le cellule staminali.

Questo processo dovrebbe preoccupare soprattutto le donne, che secondo uno studio britannico sono molto più propense al multitasking rispetto agli uomini.

Troppo multitasking non fa bene al cervello

Per avvalorare la loro tesi, gli scienziati hanno sottoposto a risonanza magnetica funzionale 75 adulti, che in precedenza avevano compilato un questionario relativo al loro utilizzo dei media vecchi (TV e stampa) e nuovi (tablet, smartphone e PC). Dalle analisi è emerso che le persone più multitasking, ovvero che utilizzano più dispositivi contemporaneamente, presentavano una minore densità di materia grigia nella corteccia cingolata anteriore (Acc), cioè la regione del cervello ritenuta responsabile delle funzioni di controllo cognitivo ed emotivo.  

Kepkee Loh, uno degli autori della ricerca,  ha sottolineato come lo studio dimostri che la struttura del cervello, che pare possa essere influenzata in negativo anche dall’insonnia, “può essere modificata anche da una prolungata esposizione a nuovi ambienti ed esperienze, come accade con i dispositivi multimediali”. “I percorsi neurali e le sinapsi – ha concluso il ricercatore –  possono cambiare a causa di nuovi stimoli esterni e questo può accadere a livello cellulare o corticale”.

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