L’emicrania è un fastidioso mal di testa che affligge molte persone, spesso nelle forme più acute associato a stress cronico. Ma che cosa la scatena?

Sembra che una delle principali cause sia un eccesso di ossidazione, conseguente ad un difetto del gene Sod2.

Molto spesso la gente convive con forti cefalee ed emicranie senza riuscire a capire quali siano i fattori scatenanti, con un conseguente abbassamento del livello di qualità della vita. Senza contare che questo disturbo è frequentemente associato ad una serie di problematiche del sistema nervoso autonomo.

L’enzima che spegne i fenomeni ossidativi

Indagarne le cause non è facile ma è di prioritaria importanza per poter sviluppare una cura adeguata; si può quindi partire da una classificazione dei vari tipi di dolore, come nel caso degli studi condotti da un team di ricercatori dell’istituto scientifico San Raffaele Pisana e pubblicati sulla rivista specialistica Antioxidants e Redox Signaling. Queste ricerche sembrerebbero aver individuato una delle causa che determina lo scatenarsi dell’emicrania, orientando le analisi sull’eccesso di ossidazione. Questo processo è la conseguenza dell’azione che viene esercitata da quantità enormi di radicali liberi sulle cellule e sui tessuti del nostro corpo.
Nello specifico è stato dimostrato come nei soggetti con emicrania ed aura, ovvero una forma di mal di testa preceduto da scintilli visivi e formicolii, sia presente una variante difettosa del gene SOD2, un enzima mitocondriale che fisiologicamente “spegne” i fenomeni ossidativi della corteccia cerebrale.
L’eccesso di ossidazione come causa del disturbo si verifica anche nei casi di lacrimazione dell’occhio e congestione della narice. Gli studi si sono rivelati fondamentali per la messa a punto di nuove terapie finalizzate ad evitare il cronicizzarsi della malattia.

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