Gli elettrodomestici in standby producono uno spreco di energia pari a 1 miliardo di euro solo in Europa

Quando gli elettrodomestici non sono in uso ma sono attaccati alla corrente hanno comunque un costo in bolletta. Secondo un ricerca di Avvenia, azienda nel settore dell’efficienza energetica, le luci di standby solo in Europa producono uno spreco di energia di 1 miliardo di euro all’anno. Ciò avviene a causa delle cattive abitudini degli utenti, che spesso si dimenticano di spegnere i dispositivi e li lasciano per ore “in modalità in attesa”, e al fatto che un terzo degli elettrodomestici supera i 3 watt di potenza assorbita, tre volte superiori alle direttive europee relative allo standby. A luglio, l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) ha calcolato che l’energia elettrica sprecata per questo fattore nel mondo è pari a 80 miliardi di dollari, somma destinata a crescere in futuro.

Lo standby può costare 400 euro in più l’anno

Lo studio di Avvenia afferma che i dispositivi che consumano più energia in standby sono le console per il gaming, che producono una spesa aggiuntiva di 250 euro l’anno. Di seguito troviamo stampanti laser, fotocopiatrici, decoder per il digitale terrestre, macchinette per il caffè, router e televisione. Unendo TV, computer e console, la spesa per famiglie può aumentare di 400 euro l’anno solo per non aver staccato la spina. Oltre al costo economico bisogna poi considerare il piano ambientale. La “modalità in attesa” fa aumentare i livelli di CO2 nell’aria in quanto 45 terawattora l’anno, pari all’11% dell’elettricità prodotta nel Vecchio Continente, viene sprecata i questo modo. “Basterebbe staccare la spina per evitare di sprecare ogni anno oltre un miliardo di euro e ridurre le emissioni di CO2 di oltre 3,6 milioni di tonnellate”, sottolineano gli esperti di Avvenia.

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