Frutta e verdura sono un toccasana per la salute: se è già stato dimostrato che 7 porzioni al giorno allungano la vita e riducono del 20% il rischio di ictus, uno studio italiano ora ha calcolato che mangiare 200 grammi in più al giorno eviterebbe 20mila morti

A dirlo è l’Istituto Agroter di Forlì, che sottolinea come il consumo di frutta e verdura, meglio se biologiche, aiuti a ridurre in modo significativo i rischi di malattie cardiovascolari, portando ad un risparmio di ben 1,5 miliardi di euro di spesa sanitaria.

A spiegarlo è Roberto Della Casa, direttore Agroter  e professore di Marketing dei prodotti Agroalimentari all’Università di Bologna:

“L’aumento del consumo di 200 grammi al giorno di ortofrutta porterebbe ad un risparmio della spesa sanitaria per le sole malattie cardiovascolari, la prima causa di morte in Italia, di 1,5 miliardi di euro all’anno”.

Secondo gli esperti, un’alimentazione a base di frutta e verdura ricche di fibre diminuirebbe anche le infiammazioni alle vie respiratorie e aiuterebbe quindi a sconfiggere l’asma.

Il consumo ideale è di 500 grammi

Attualmente gli italiani consumano in media 303 grammi al giorno di frutta e verdura, anche se una recente indagine di Coldiretti ha messo in luce come la crisi economica, che ha portato ad  un ritorno della spesa media delle famiglie ai livelli di 10 anni fa, ne ha ridotto l’acquisto.

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Siamo dunque ancora più lontani dall’ideale consumo di ortofrutta per una corretta alimentazione – spiegano gli esperti – “che dovrebbe essere oltre i 500 grammi. Se il calo dei consumi negli ultimi 15 anni non fosse accaduto si sarebbero potuti risparmiare ben 3,4 miliardi di euro oltre a prevenire 52mila potenziali decessi da patologie cardiovascolari”.

Più frutta e verdura per risparmiare

Si è calcolato che basterebbe tornare ai livelli di consumo medi del 2000, che erano di circa 363 grammi di frutta e verdura al giorno, per realizzare nei prossimi otto anni “risparmi collegati alle spesa sanitaria per le sole patologie cardiovascolari quantificabili in 3,3 miliardi di euro, mentre se si raggiungesse il traguardo più ambizioso, quello dei 503 grammi (+200 grammi) sempre nello stesso lasso di tempo, si potrebbe cumulare un risparmio di ben 8,9 miliardi di euro”.

Purtroppo invece si assisterà ad un calo progressivo nel consumo di frutta e verdura, stando alle previsioni: “Senza un forte investimento, pienamente giustificato dai risparmi a lungo termine sul sistema sanitario – spiega l’Istituto italiano – si stima che nel 2022 i consumi continueranno a scendere fino ad arrivare a 277 grammi, facendo svanire così, più di quanto stia già succedendo, l’amata dieta mediterranea dalle tavole degli italiani”.