Home salute e benessere Dimagrire con il peperoncino, l’idea “piccante” che fa bene alla linea

Dimagrire con il peperoncino, l’idea “piccante” che fa bene alla linea

Tra le molteplici virtù del peperoncino sembra che rientri anche il potere dimagrante: uno studio della School of Pharmacy della University of Wyoming sostiene che inserire la spezia piccante nella propria dieta diminuisce il senso di fame e aiuta l’organismo a bruciare energia

Ancora una volta il peperoncino viene nobilitato da una ricerca scientifica, questa volta diventando un prezioso alleato per la linea: ad eliminare chili di troppo ci pensa la capsaicina, sostanza contenuta all’interno di questa spezia, che stimola l’organismo a bruciare energia attraverso il processo noto come termogenesi.
I recettori che innescano il processo di combustione vengono attivati dalla capsaicina, sostanza che stimola il recettore dei vanilloidi (TRPV1). Una volta attivato, questo recettore contrasta l’obesità associata a una dieta ricca di grassi, grazie alla trasformazione delle cellule di grasso bianco in grasso bruno.
Uno studio, presentato nel corso della Biophysical Society di Baltimora, che esalta ancora di più i benefici del peperoncino. E’ stato dimostrato che questa spezia, che per la sua piccantezza si pensa erroneamente inadatta ai climi caldi, è l’ideale per alleviare i dolori e persino lo stress. Insieme alla paprika, il peperoncino è considerato un vero e proprio elisir di lunga vita..

Meglio consumarlo al naturale

Gli esperimenti sono stati condotti su un gruppo di topi geneticamente modificati, privati del recettore TRPV1, e un altro gruppo di controllo, entrambi alimentati con una dieta ricca di grassi, ma con lo 0,01 per cento di capsaicina. Nei topi che mantenevano il recettore, la capsaicina è riuscita a impedire l’aumento di peso, contrariamente all’altro gruppo.
L’importante per bruciare più calorie è però consumare il peperoncino al naturale, non in forma di capsule: è il sapore piccante di questa spezia ad attivare i processi di combustione delle calorie.
Alla ricerca ha collaborato anche un campione di 25 persone, 13 delle quali consumavano abitualmente la spezia. Per tutti i volontari è stato determinato un coefficiente di sopportabilità in rapporto al sapore piccante, 0,3 per chi non era abituato, 1,8 per chi consumava abitualmente peperoncino. In tutti i volontari il consumo di peperoncino ha provocato l’aumento della temperatura interna e la combustione accelerata delle calorie introdotte. I risultati hanno mostrato che nei soggetti non abituati al piccante si è registrata un maggior senso di sazietà e minor propensione a consumare cibi grassi.
Il rovescio della medaglia è che l’abituazione al consumo diminuisce progressivamente l’effetto anti-fame. Proprio per ovviare a questo inconveniente gli studiosi stanno cercando di “stabilire quanto tempo dura l’effetto provocato e di appurare come regolare la dieta per migliorarne l’efficacia”, come ha dichiarato Mattes.