Home salute e benessere Cancro al polmone, per la diagnosi basterà un esame del sangue

Cancro al polmone, per la diagnosi basterà un esame del sangue

Sarà sufficiente un test del sangue per diagnosticare il cancro al polmone, i ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) hanno individuato la “firma genetica” di questo tumore

Esaminando nei pazienti i frammenti alterati di materiale genetico come quello costituito dai microRna circolanti nel sangue, sono stati scoperti i marcatori tumorali del cancro al polmone, come spiegato da Fabrizio Bianchi, responsabile del Laboratorio di Genomica e Bioinformatica dell’Ieo.

Scoperti i marcatori tumorali

“I microRna in questione sono molecole espulse dalle cellule: ce ne sono circa 200 diversi, ma abbiamo scoperto che 13 di questi, se alterati, sono indice del rischio di avere un tumore. Così abbiamo deciso di sperimentarli come marcatori tumorali”.

I test sono stati condotti con lo studio Cosmos II su 1115 forti fumatori o ex fumatori, a rischio ma sani (tra cui erano state distribuite a caso 48 persone con tumore). Al termine della sperimentazione, la “firma” del tumore è stata trovata solo nei 48 soggetti malati. Una scoperta significativa, perché il nuovo test del sangue (“mir-Test”), oltre che economicamente impegnativo che una Tac spirale, è molto meno invasivo e facile da eseguire. Al contrario della Tac, potrebbe essere utilizzato come screening di massa tra i forti fumatori per avere una diagnosi precoce del tumore polmonare. Un’altra svolta importante nella diagnosi del cancro al polmone è l’invenzione di uno strumento semplice e poco invasivo che consente di individuare il cancro solo tamponando le guance.

Un test più economico e meno invasivo

“Se oggi ci vogliono 10.000 esami Tac per diagnosticare 100 tumori – spiega Bianchi – domani, facendo prima il mir-Test, basteranno 3108 Tac (sulle persone positive al mir-Test) per avere lo stesso numero di diagnosi precoci”. “Abbiamo dimostrato – precisa Pier Paolo Di Fiore, Direttore della Medicina Molecolare dell’Ieo – che il mir-Test è dirimente: se positivo, se cioè è presente la “firma”, il fumatore deve sottoporsi alla Tac spirale; se invece è negativo, non deve fare altri accertamenti fino al prelievo successivo”.

Allo stato attuale il test, secondo quanto dichiarato da Lorenzo Spaggiari, Direttore del Programma Polmone dell’Ieo “ha un’accuratezza dell’80%, e ancora non riesce a discriminare i tumori a lentissima crescita, ma già entro il 2017 questi difetti saranno corretti e altri campi di applicazione studiati, grazie al prosieguo dello studio Cosmos II, su altri 3000 individui con la cooperazione di 7 Centri: a Milano, Firenze, Roma, L’Aquila, Pescara, Potenza e Palermo”.
Il test verrà anche sperimentato per altri tipi di cancro e potrà essere d’aiuto nel leggere il profilo genetico di un paziente e valutare la risposta individuale ai farmaci o alla chemioterapia.