Se due mele al giorno tolgono il medico di torno, due caffè tengono lontano il cancro al seno e, per chi ha avuto un tumore, ne inibiscono la crescita e diminuiscono il rischio di recidive

La ricetta per ridurre il rischio di cancro al seno, che colpisce di più le donne obese e quelle con tanti nei, sarebbe a base di caffeina e tamoxifene: gli scienziati hanno rilevato che, in un campione di 1090 pazienti affette da carcinoma mammario, oltre 500 donne curate con tamoxifene e assunzione di almeno 2 caffè al giorno presentavano un dimezzamento del rischio di recidive rispetto a quelle che ne avevano assunto meno.
Il potere di ridurre i rischi di tumore al seno è dunque un ulteriore vantaggio per la salute per coloro che amano questa bevanda, che può causare dipendenza come una vera e propria droga.
Certo non tutti amano il caffè e ognuno ne beve tanto quanto il proprio organismo ne richiede, visto che è stato dimostrato che l’amore o l’odio per il caffè, il cui genoma è stato sequenziato di recente, risiede nel nostro Dna.

Una lunga lista di benefici

La scienza ha dimostrato che bere 4 tazzine di caffè al giorno riduce il rischio di diabete, oltre ad essere amico del cuore, migliorando il flusso sanguigno; bere una tazzina al giorno fa bene anche alla vista. Le proprietà del caffè agiscono positivamente anche riducendo il rischio di malattie croniche come il morbo di Parkinson, il cancro alla prostata, il morbo di Alzheimer e in generale rallentano il declino cognitivo legato all’età.
L’elenco dei benefici è dunque lunghissimo e non stupisce che ora sia considerato anche un’arma vincente contro il cancro al seno, inibendo anche il rischio di recidive, soprattutto per le donne trattate con il tamoxifene.
Le cellule del cancro hanno reagito a queste sostanze, in particolare alla caffeina, con una divisione cellulare ridotta e un aumento della morte cellulare, con un effetto superiore se in combinazione con il tamoxifene.

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