Il cantautore Neil Young ha deciso di togliere i suoi brani da Apple Music e Spotify perché ritiene pessima la qualità audio offerta dai due servizi

Mentre il settore dello streaming musicale raccoglie ogni giorno nuovi utenti, c’è chi ritiene che questo metodo di fruizione di musica online non sia la scelta migliore dal punto di vista della qualità. Il cantautore canadese Neil Young ha ufficialmente attaccato su Facebook le piattaforme che offrono questo servizio con parole piuttosto schiette e ha annunciato che le sue canzoni non saranno disponibili su Apple Music e Spotify, che proprio ieri ha presentato una mappa interattiva dei gusti musicali su scala globale.

Neil Young: “La qualità audio dello streaming musicale è pessima”

“Lo streaming è finito per me e spero che non sia un problema per i miei fan. – scrive Neil Young sul social network – Non è per i soldi, anche se i miei guadagni si sono drammaticamente ridotti a causa di cattivi accordi sottoscritti senza il mio consenso. Il problema è la qualità del suono. Non serve che la mia musica sia svalutata dal peggior audio mai offerto da qualsiasi forma di distribuzione. E’ un male per la musica. Quando la qualità tornerà, ci farò un altro pensiero”. Da tempo il cantautore si batte per una migliore qualità audio e ha lanciato il proprio lettore musicale PonoPlayer.

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Neil Young non è l’unico a polemizzare nei confronti dello streaming. Tom Yorke dei Radiohead dei Radiohead ha attaccato Spotify in merito ai compensi corrisposti agli artisti e Taylor Swift è riuscita ad ottenere le royalties raccolte anche nel periodo di prova gratuito di Apple Music  solo dopo aver minacciato Apple di togliere dalla piattaforma il suo ultimo album. Recentemente anche Prince ha abbandonato tutti i servizi di streaming e ora i suoi brani sono disponibili solo su TIDAL di Jay Z.