Kroll Ontrack ha raccolto i casi più curiosi di perdita di dati come quello di un utente britannico che ha potato il proprio smartphone con il tosaerba

E’ buona norma effettuare un backup dei propri dati a cadenza regolare perché non si sa mai cosa può succedere ai nostri device. La dimostrazione che la sfortuna è sempre dietro l’angolo, arriva dalla classifica realizzata da Kroll Ontrack, che ha raccolto i 10 casi di perdita di dati più curiosi avvenuti quest’anno. L’azienda di data recovery invita comunque a non disperarsi perché c’è sempre un modo per recuperarli, o almeno buona parte di essi. “Non importa quanto possa sembrare disastrosa la situazione: c’è sempre una speranza per poter recuperare i dati da un dispositivo schiacciato, dato alle fiamme, immerso in acqua, gettato su un muro o caduto sul pavimento. Siamo abituati a sentire storie di qualunque genere su come dischi o dispositivi mobili sono stati danneggiati e altrettanto abituati a recuperare dati importanti per i nostri clienti e per i nostri partner utilizzando soluzioni all’avanguardia” ha dichiarato Paolo Salin, Country Director di Kroll Ontrack Italia.

Al decimo posto in classifica troviamo il caso di una piccola azienda tedesca alle prese con i lavori di ristrutturazione della propria sala server. Per evitare danni alle attrezzature un manager le aveva spostate in un’altra stanza prima del weekend e il lunedì successivo i lavoratori hanno avuto problemi ad effettuare il login. Successivamente si è scoperto che un dipendente aveva spento l’aria condizionata nella temporanea sala server e le macchine si erano surriscaldate a livelli pericolosi.

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Salendo nella classifica, figura il caso di un cliente polacco che ha versato del solvente sul suo laptop mentre preparava una particolare tonalità di colore per dipingere la casa o quello di un utente statunitense che preso dall’ira ha scagliato il proprio PC contro il muro distruggendone buona parte. C’è anche chi, intento a svolgere lavori di giardinaggio, ha inavvertitamente falciato il proprio smartphone con il tosaerba o ha versato del solvente per unghie facendosi la manicure pericolosamente vicino al computer.

Infine al primo posto troviamo la storia di un utente davvero sfortunato che non solo ha perso l’appartamento in un incendio ma si anche è visto distrutto il laptop prima dalle fiamme e poi dagli irrigatori d’acqua azionati per cercare di domarlo. Fortunatamente per tutte queste persone un po’ goffe, Kroll Ontrack è riuscito quasi sempre a recuperare buona parte se non la totalità dei dati immagazzinati nei device.