Vivere con un cane aiuta i più piccoli non solo a prevenire le malattie croniche, ma anche ad arginare l’ansia e crescere più serenamente

Ad affermarlo è uno studio condotto per 18 mesi dal Basset Medical Center, dalla University of Oklahoma Health Sciences Center e dal Dartmouth Medical School su 643 bambini, attraverso un percorso di osservazione in un ambiente di assistenza pediatrica. I ricercatori hanno avuto a disposizione i risultati di un questionario compilato dai genitori con l’indicazione della massa corporea dei figli, la salute fisica e mentale, l’eventuale presenza di un genitore depresso, l’iter medico e, fattore determinante, la presenza di un animale domestico in casa.

Bambini meno ansiosi

I risultati sono stati sorprendenti: tra i bambini che soffrono d’ansia, di età compresa tra i 4 e i 10 anni, il 21% non vive con un cane. Quelli che invece crescono in compagnia di un amico a quattro zampe e che sono stati registrati come ansiosi, rappresentano una percentuale del 12%.
Gli esperti ritengono che un cane aiuti a superare problemi di ansia sociale e anche di separazione, contribuendo in generale in modo positivo allo benessere psicologico del bambino.
Sembra inoltre che la presenza di un cane possa arginare lo sviluppo di problematiche legate alla salute mentale e ai disturbi dello sviluppo, ma anche favorire la conversazione, l’attaccamento e stimolare la produzione di ossitocina, l’ormone della felicità. Sono numerose le ricerche che confermano l’influsso positivo dei cani nella vita dei bambini anche dal punto di vista fisico, come agente protettore dalle allergie. Non è un caso se la pet therapy è stata introdotta con successo in molti ospedali anche in Italia: al Fatebenefratelli grazie all’iniziativa “Ci vuole un amico” i bambini potranno abbracciare i loro amici a quattro zampe. Lo scorso dicembre la Giunta regionale della Toscana ha dato il via libera alle visite di cani e gatti negli ospedali.

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