Caffè, quanto possiamo berne senza danneggiare la salute?

Uno studio dell’Università di California smentisce la diffusa credenza che le sostanze eccitanti presenti in caffè, tè e cioccolato danneggino il cuore

La ricerca segna un punto decisivo a favore del consumo del caffè, da decenni al centro di diatribe mediche sul presunto effetto nocivo delle sostanze eccitanti in esso contenute, che si pensava avessero la capacità di alterare temporaneamente il ritmo del cuore.

La tachicardia è solo una sensazione

Gli scienziati americani hanno dimostrato invece che la sensazione di tachicardia e di palpitazione che spesso si prova dopo l’assunzione di caffè è in realtà priva di un vero effetto biologico, in quanto la caffeina sembrerebbe non alterare il ritmo cardiaco.

Lo studio ha esaminato un campione di 1388 volontari, analizzando il battito cardiaco dei soggetti mediante elettrocardiogramma: l’ampio gruppo di individui (840) che faceva consumo quotidiano di caffè non presentava nessuna sostanziale differenza a livello cardiaco rispetto a chi non beveva affatto caffè e simili.

In virtù dello stesso principio attivo sono salvi anche tè e cioccolato, anch’essi imputati da sempre di compromettere le funzionalità del cuore.

Caffè, pro e contro

Pubblicato sul Journal of American Heart Association, lo studio autorizza dunque un consumo regolare di questa bevanda, anche se più di 4 tazzine di caffè al giorno fanno comunque male alla salute, soprattutto per le donne in gravidanza e i giovani sotto i 18 anni. Altri studi hanno dimostrato come le proprietà del caffè agiscano anche positivamente sull’organismo, riducendo il rischio di malattie croniche come il morbo di Parkinson, il cancro alla prostata, il morbo di Alzheimer e in generale rallentino il declino cognitivo legato all’età. Sembra inoltre che per le donne bere 2 caffè al giorno aiuti a tenere lontano il cancro al seno, anche se questa bevanda può causare dipendenza come una vera e propria droga.

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