Craig Steven Wright, l’uomo che dice di essere il creatore dei Bitcoin, non presenterà la prova definitiva che aveva promesso

L’identità del creatore dei Bitcoin, la criptomoneta che sembrava avrebbe potuto cambiare il mondo, è uno dei misteri più intricati del mondo dell’informatica. L’unica cosa certa è che si nasconde dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto ma nessuno è mai riuscito a trovarlo. Il Newsweek era convinto che il padre dei Bitcoin fosse un 64enne statunitense di origine giapponese ma tutto si è risolto in un buco nell’acqua. Dopo un’accurata indagine, Wired e Gizmondo avevano annunciato che Satoshi Nakamoto era in realtà Craig Steven Wright, 45enne imprenditore australiano. Pochi giorni fa lui stesso aveva confermato di essere l’ideatore della moneta digitale in alcune interviste alla BBC, Economist e GQ Magazine. La vicenda sembrava fosse finalmente arrivata a una conclusione, ma come è successo più volte in passato, è diventata solo più intricata.

Per dimostrare la veridicità delle sue affermazioni, Wright aveva dichiarato che avrebbe presentato al mondo una prova “straordinaria” e definitiva. Il presunto creatore dei Bitcoin sarebbe in possesso della chiave di cifratura utilizzata per la prima transazione. Oggi Wright ha però scelto di fare un passo indietro. “Mi spiace. Credevo di potermi lasciare anni di anonimato e nascondigli alle spalle.  – ha scritto l’imprenditore sul suo blog – Non ho il coraggio. Non posso”. Alcuni ritengono che possedere la chiave di cifratura sia la prova definitiva che Wright sia effettivamente chi dice di essere mentre alcuni esperti di informatica sottolineano che l’imprenditore potrebbe averla ottenuta in un secondo momento. La vera identità del creatore dei Bitcoin è quindi ancora lontana dall’essere scoperta.

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