Uno studio ha individuato il meccanismo silenzioso da cui nascono le metastasi

Come nascono le metastasi del cancro al seno? A rivelarne il meccanismo di formazione è uno studio descritto per la prima volta su Nature da due gruppi di ricerca indipendenti, guidati da Julio Aguirre-Ghiso, della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York, e da Christoph Klein, dell’Università di Ratisbona, in Germania. La ricerca mette in luce che le metastasi del cancro della mammella possono nascere da cellule impazzite che si diffondono nel corpo ancora prima che si sviluppi il tumore vero e proprio, un meccanismo molto precoce e silenzioso, che potrebbe verificarsi anche nel melanoma e nel tumore del pancreas. Recentemente un 16enne scienziato indiano avrebbe scoperto come trasformare il cancro al seno in una forma curabile. Questa forma di cancro rappresenta il 15% circa di tutti i tumori della mammella, che sembra colpiscano con maggior frequenza le donne obese e quelle con tanti nei.

Le cellule “silenziose”

Si tratta di una scoperta che potrebbe aprire la strada a nuove possibilità terapeutiche. I due studi, condotti su topi e biopsie su pazienti, dimostrano che alcune cellule anomale iniziano a migrare prima che il tumore abbia preso forma e, una volta entrate nel sangue, raggiungono vari organi. Qui le cellule possono rimanere silenziose, in stato di quiete, per periodi molto lunghi, ecco spiegato quindi perché risultano ‘immuni’ alla chemioterapia. Si risvegliano però a un certo punto per generare metastasi molto aggressive e in alcuni casi letali.

Aguirre-Ghisa spiega che i risultati ottenuti ”potrebbero fare luce su fenomeni giudicati finora inspiegabili, come ad esempio il fatto che il 5% dei pazienti oncologici nel mondo presenti metastasi pur non avendo un tumore originario e, soprattutto, potrebbero spiegare perché sia così difficile trattare il cancro una volta che si è diffuso. Da un punto di vista biologico questo nuovo modello fa incrinare le certezze che pensavamo di avere sulla diffusione del cancro. E’ probabile che dovremmo rivedere la nostra idea di metastasi”.

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