Il picco di gennaio porta a 1.946.600 gli italiani a letto con l’influenza
Secondo le previsioni sarebbero stati 5 milioni gli italiani colpiti dal super virus influenzale di questa stagione invernale, ma considerando che il picco dovrebbe essere proprio adesso, tra gennaio e febbraio, i quasi 2 milioni già vittime dell’influenza sembrano non deludere le stime. Questo è il quadro emerso dal decimo Rapporto Epidemiologico InfluNet, diramato lo scorso 4 gennaio dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità.
La rilevazione, partita all’inizio della 42° settimana del 2016 riporta come il virus abbia colpito fino ad oggi 1.946.600 italiani, con un picco raggiunto nel corso dell’ultima settimana presa in esame dal bollettino, dal 26 dicembre 2016 al 1° gennaio 2017, quando il numero di casi ha coinvolto 613.700 italiani, portando il livello di incidenza nazionale a 10,12 casi per mille assistiti. Lo scorso ottobre si era diffusa la notizia che sarebbe in fase di sviluppo un vaccino universale realizzato al pc, in grado di inibire l’88% dei ceppi virali.
I bambini piccoli sono i più colpiti
La fascia di età più colpita è quella 0-4 anni per la quale l’incidenza del virus è pari a 27,60 casi per mille assistiti. Seguono i ragazzi dai 5-14 anni con un’incidenza del 14,19 e gli adulti nella fascia 15-64 anni a 9,28. Tra gli anziani di età pari o superiore a 65 anni si sono registrati 6,34 casi per mille assistiti, con una percentuale di crescita di circa il doppio rispetto al 3,32 della settimana precedente.
“Nella cinquantaduesima settimana del 2016 in tutte le Regioni italiane è iniziato il periodo epidemico”, si legge nel rapporto. Il record negativo di ammalati per il momento lo detiene il Lazio con 1.694 casi, seguono Lombardia, 1.365 casi e Puglia con 1.194 malati. In alcune regioni si è osservata un’incidenza pari o superiore ai 10 casi per mille assistiti: In Piemonte, in Val d’Aosta, in Emilia-Romagna, in Toscana, nelle Marche, nel Lazio, in Abruzzo, in Molise, in Campania, in Basilicata oltre che nella nella provincia autonoma di Trento.