Il Governo della Gran Bretagna ha negato lo status di diplomatico a Julian Assange, che continua a nascondersi nell’ambasciata dell’Ecuador

Il co-fondatore di Wikileaks, Julian Assange, è rifugiato dal 2012 nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per sfuggire all’arresto da parte delle autorità britanniche. Assange rischia l’arresto per aver violato la cauzione ma il vero problema è la probabile estradizione negli Stati Uniti dove è accusato di spionaggio. Il whistleblower, così come il “collega” Edward Snowden, rischia l’ergastolo per le sue attività di divulgazione e nel peggiore dei casi anche la pena di morte.

Julian Assange ha ottenuto poco tempo fa la cittadinanza ecuaduoriana e ha provveduto a richiedere lo status di diplomatico. Oggi, come riferisce il “Foreign Office” britannico, il Governo ha negato il suo assenso. Per Assange le cose si fanno quindi piuttosto complicate. Il cofondatore di Wikileaks, che lo scorso novembre ha diffuso nuovi documenti sulle attività illecite della CIA, è ospite dell’ambasciata dell’Ecuador da più di 5 anni ma il ministro degli Esteri del Paese sudamericano, Maria Fernanda Espinosa, ritiene che la situazione sia ormai diventata “insostenibile”. Assange al momento può solo sperare nell’ospitalità dell’Ecuador.

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