Alcuni sport che smuovono eccessivamente la testa potrebbero causare gravi traumi cerebrali

La notizia non piacerà agli appassionati di sport da combattimento che prevedono frequenti colpi alla testa (boxe, muay thai, ecc.) o altri che prevedono contatto spesso molto violento come il rugby e il calcio: secondo um recente studio pubblicato su Nature questo genere di attività fisica può provocare seri danni al cervello. Il termine scientifico per indicare i traumi causati da scuotimenti eccessivi della testa è encefalopatia post-traumatica, che può verificarsi per esempio quando si riceve una pallonata molto forte all testa o quando si riceve un colpo violento al cranio. Stabilire se si verifica questa condizione è possibile grazie a un particolare test denominato test King-Devick – un derivato del Military Acute Concussion Evaluation (MACE), adottato anche dalla Federazione internazionale di Calcio. In base ai risultati del test si può quindi decidere se sottoporsi a TAC o risonanza magnetica per eventuali approfondimenti.

La demenza legata alla proteina tau

I danni cerebrali legati a questi tipi di trauma, secondo lo studio potrebbero persino aumentare il rischio di sviluppare una grave forma di demenza. In precedenza gli scienziati dell’Università di Boston avevano già messo in guardia tutti i piccoli giocatori, evidenziando un maggior rischio nei soggetti giovani: colpi alla testa subiti durante l’età dello sviluppo porterebbero alla tautopia, una forma di demenza causata da un accumulo di tau, una proteina presente in elevate concentrazioni nel cervello di chi è affetto da demenza. Una recente ricerca ha messo  in correlazione i traumi cranici con il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer con l’avanzare dell’età.

Già in precedenza uno studio del Wake Forest Baptist Medical Centre, nel North Carolina, aveva messo in guardia sui rischi del football americano, che espone chi lo pratica a frequenti traumi cranici in grado di modificare il corretto sviluppo del cervello negli adolescenti.

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Si rischia non solo per sport

Gli scienziati hanno monitorato gli effetti a lungo termine analizzando 177 cervelli di ex giocatori di football, con un’età media di 67 anni. I risultati evidenziano che si è verificata demenza nell’85% dei casi e gravi sintomi cognitivi addirittura nel 95% dei casi. Ma non bisogna per forza praticare uno di questi sport per essere a rischio: anche chi lavora usando spesso il martello pneumatico, per esempio, si espone a questa possibilità. Il trauma da scuotimento può verificarsi anche se i genitori scuotono eccessivamente il proprio bambino durante una sgridata o anche solo per gioco, tanto che la medicina riconosce questo caso come sindrome del bambino scosso.