Basato sul sistema di trazione integrale di 5ª generazione. 4Drive, sinonimo di efficienza, sicurezza, efficacia e dinamismo su ogni fondo stradale

La guida su un fondo stradale a bassa aderenza può rappresentare una sfida. E guidare su strade innevate o ghiacciate può significare dover alzare ulteriormente l’asticella in termini di prestazioni… A meno che non si guidi una vettura davvero pronta ad affrontare in sicurezza qualsiasi condizione della strada. Esattamente ciò che accade grazie alla tecnologia SEAT 4Drive.

Il sistema di trazione di 5^ generazione, il cuore del 4Drive

4Drive è uno dei sistemi di trazione integrale più sicuri, efficienti e avanzati al mondo. Il suo principale elemento è la frizione multidisco del sistema di trazione di 5ª generazione ad azionamento idraulico e controllo elettronico, entrambi migliorati nell’attuale versione. La frizione è posizionata all’estremità dell’albero motore, di fronte al differenziale dell’asse posteriore. Questa posizione ha un duplice vantaggio: da una parte si ottiene una migliore distribuzione del peso, dall’altro si riducono l’inerzia e il tempo di reazione del sistema grazie al costante collegamento dell’albero cardanico al motore.

La frizione multidisco in bagno d’olio presenta alcune caratteristiche di assoluto rilievo. I dischi metallici della frizione sono disposti in posizione accoppiata, uno di fronte all’altro; un disco di ciascuna coppia è costantemente collegato all’albero di trasmissione che ruota insieme al cambio. L’altro disco ruota insieme all’albero di trasmissione collegato al differenziale dell’asse posteriore, un collegamento che è stato perfezionato nella 5^ generazione. Un pistone ad azionamento idraulico comprime il pacchetto multidisco per raggiungere la necessaria pressione dell’olio, a seconda dei parametri indicati dal sistema elettronico. Un vantaggio del sistema di trazione di 5^ generazione, parte integrante del 4Drive della SEAT, è il suo peso, inferiore di 1,5 kg rispetto alle versioni precedenti. Un altro motivo è dovuto all’eliminazione dell’accumulatore di pressione, ora non più necessario, che ha permesso di contenere il peso e di migliorare il tempo di risposta. Questo si traduce immediatamente in notevoli vantaggi in termini di sicurezza attiva e dinamismo.

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Per compensare le minime variazioni di lunghezza provocate dalla flessione degli elementi elastici che sostengono entrambi gli assi, sono stati introdotti due giunti flessibili su ciascuna estremità dell’albero di trasmissione e un manicotto centrale scorrevole.

Come funziona il 4Drive?

Un sistema di trazione integrale aumenta il peso di una vettura, per non parlare della maggiore resistenza, e questo può influire negativamente su consumi ed emissioni. Per questo, la principale caratteristica del sistema di trazione integrale è il suo “approccio diretto”, ossia si collega automaticamente; in altre parole, non è permanente. In condizioni di marcia normali, una SEAT con tecnologia 4Drive funziona esattamente come qualsiasi altra vettura a trazione anteriore, consentendo all’albero di trasmissione che trasmette il moto all’asse posteriore di ruotare liberamente per ridurre la resistenza. L’asse posteriore si innesta soltanto quando necessario, ossia quando il sistema rileva lo slittamento delle ruote anteriori. Nel preciso momento in cui i sensori rilevano questa condizione, il sistema reagisce trasferendo istantaneamente il moto alle ruote posteriori. Questa soluzione ha perciò il vantaggio di assicurare la trasmissione ottimale del moto, al momento opportuno, ma contenendo al minimo l’aumento di consumi ed emissioni.

Èpossibile inoltre approfondire ulteriormente i vantaggi della trazione integrale. Ad esempio, la capacità di adattare la coppia motrice trasmessa a ciascun asse. Il sistema 4Drive ne consente la ripartizione uniforme tra gli assi anteriore e posteriore (50% e 50%) ed è in grado, inoltre, di trasferire istantaneamente tutta la potenza all’asse posteriore. Il sistema 4Drive consente poi di variare la distribuzione della coppia tra le due ruote dello stesso asse. Nonostante l’assenza di un differenziale autobloccante meccanico sui due assi (presente su alcuni modelli fuoristrada, che finirebbe tuttavia per aumentare il peso della vettura), i tradizionali differenziali anteriore e posteriore si avvalgono di un ausilio elettronico, l’EDS, che compensa l’assenza del bloccaggio del differenziale, offrendo una soluzione più semplice e leggera ma altrettanto efficiente e sicura. Questo consente di scongiurare la perdita di coppia trasversale, grazie all’EDS che blocca la ruota che slitta trasferendo la forza a quella sul lato opposto.

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Il passaggio successivo consiste nel verificare il tipo di fondo sul quale si guida la vettura e le modalità di guida selezionate. La tecnologia 4Drive è in grado di analizzare in tempo reale, livello di aderenza, carico della vettura, velocità, posizione del volante e stile di guida, tra gli altri, così da trasferire il necessario grip in modo rapido e progressivo alla ruota o alle ruote interessate.

Il sistema 4Drive è ottimizzato per operare in tutte le modalità di guida esistenti nell’attuale gamma SEAT (Normal, Sport, Eco, Individual Snow, Off-Road, CUPRA). Il 4Drive viene scollegato soltanto in caso di frenata o di intervento del sistema di controllo della stabilità ESC: la stabilità ha infatti la priorità sulla trazione e logicamente, dal punto di vista della sicurezza, non ha senso dare priorità alla trasmissione del moto in fase di frenata. Inoltre, il sistema 4Drive prevede anche una protezione automatica dal surriscaldamento; in caso di surriscaldamento del sistema di trazione, indipendentemente dalla causa, il sistema si scollega parzialmente per garantire la massima affidabilità.

La gamma SEAT 4Drive in Italia

L’attuale gamma 4Drive della SEAT in Italia comprende due versioni station wagon (ST) della bestseller Leon, precisamente la Leon X-PERIENCE (nelle versioni 2.0 TDI 4Drive 150 CV e 2.0 TDI 4Drive 184 CV DSG) e la Leon ST CUPRA (con la recente introduzione a listino della versione 2.0 TSI 4Drive 300 CV DSG);vi è inoltre la Ateca, primo SUV del Marchio, disponibile con tecnologia 4Drive sia con propulsori Diesel (2.0 TDI 4Drive 150 CV, disponibile sugli allestimenti Advance, Xcellence, FR e Business e 2.0 TDI 4Drive 190 CV DSG, per gli allestimenti XCellence ed FR), sia benzina TSI (1.4 EcoTSI ACT 4Drive DSG 150 CV e 2.0 TSI ACT 4Drive 190 CV DSG, entrambi disponibili sull’allestimento FR). Senza dimenticare, infine, che anche la Alhambra, il monovolume del Marchio, offre questa tecnologia per le versioni 2.0 TDI CR 4Drive 150 CV e 2.0 TDI CR 4Drive DSG 184 CV, entrambe disponibili sugli allestimenti Advance ed FR.

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L’aspetto più rilevante della tecnologia 4Drive è il fatto che offra una serie di vantaggi che ne rafforzano la praticità e apprezzabilità sia in abbinamento a un SUV come la Ateca, sia con una monovolume come la Alhambra, sia un crossover come la Leon ST X-Perience. Con tutte queste vetture è possibile infatti abbandonare i percorsi asfaltati e affrontare sentieri impervi con la massima efficienza e sicurezza. Al tempo stesso, il 4Drive regala una dose supplementare di dinamismo, sportività e potenza alla guida su strada (su fondo asciutto, bagnato o innevato che sia), con la Leon ST CUPRA 300 CV con cambio DSG. Il tutto con i massimi livelli di qualità, sicurezza e affidabilità, nonché bassi livelli di emissioni.

Ecco perché la SEAT fa affidamento sulla tecnologia 4Drive.