Stampato sulle compresse, il codice garantirà ai pazienti maggiore sicurezza e personalizzazione della cura

I codici QR sono ormai sempre più diffusi, grazie a una tecnologia che consente, inquadrando un codice con la fotocamera dello smartphone, di accedere a informazioni aggiuntive sul web relative all’oggetto in questione, che può essere un prodotto in commercio o un monumento o anche un opera d’arte in un museo. Finora l’utilizzo del QR Code è rimasto circoscritto soprattutto a questi ambiti e a questa funzione, una sorta di guida turistica aggiuntiva a portata di smartphone. Ad andare oltre ci ha pensato la facoltà di Medicina dell’Università di Copenaghen insieme all’Åbo Akademi finlandese, applicando il QR code direttamente sulle compresse, allo scopo di tranquillizzare il paziente sui farmaci che si accinge ad assumere.

Maggiore tranquillità nell’assunzione

Già denominato “QR commestibile”, il codice è infatti stampato sulle pillole e può essere ingerito senza problemi, apportando diversi vantaggi ai consumatori:  la sicurezza di sapere quale tipo di farmaco si sta assumendo, la personalizzazione della cura, il contenimento dei costi e la calibrazione delle spese. Consideranto che un recente rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità ha rivelato che un farmaco su dieci nei Paesi in via di sviluppo è un falso, si comprende l’importanza di una procedura che garantisca la certezza di autenticità del farmaco.

Dosare il farmaco in base alle esigenze

Natalia Genina, docente del Dipartimento di Farmacia e autore della ricerca, spiega che questa tecnologia permette di dosare il farmaco in modo più preciso sulla base delle esigenze personali. L’idea è quella di creare medicine personalizzate con una posologia diversa in base al paziente e alle sue necessità, abbassando i costi. Inquadrando con il cellulare il QR code si riceveranno informazioni sul farmaco, anche oltre le indicazioni normalmente presenti nel bugiardino cartaceo.

Si tratta però di una tecnologia che difficilmente potrà subito diffondersi tra le fasce più anziane della popolazione, ma è comunque un importante passo avanti. Jukka Rantanen del dipartimento di Farmacia che ha guidato la ricerca, spiega che l’introduzione e il successo di questa nuova tecnologia attraverso stampanti automatizzate potrebbe rivoluzionare l’intero settore e cambiare la catena di approvvigionamento attuale.

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