Ricoh Italia supporta “il paese ritrovato”, il primo “villaggio” in Italia che si occupa del benessere di persone con forme di demenza e affette dalla sindrome di Alzheimer. Le tecnologie multimediali di Ricoh verranno utilizzate in attività per la stimolazione cognitiva dei malati

Ricoh Italia ha deciso di prendere parte alla lotta di una delle malattie che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo e per la quale al momento non esistono rimedi in grado di rallentarne o contrastarne la progressione: l’Alzheimer.

In particolare, Ricoh Italia dà il proprio contributo supportando “il paese ritrovato”, il primo villaggio in Italia dedicato alla cura di persone con forme di demenza e affette dalla sindrome di Alzheimer. Situato a Monza (MB), il centro è stato realizzato dalla cooperativa La Meridiana che da quarant’anni gestisce progetti in grado di coniugare una buona qualità di vita per il malato e costi sostenibili per i familiari.

Le tecnologie multimediali entrano ne “il paese ritrovato”

Il paese ritrovato – spiega Roberto Mauri, direttore de La Meridiana – è organizzato come un piccolo borgo, così da permettere ai pazienti di condurre una vita quasi normale e di sentirsi a casa ricevendo nel contempo le cure necessarie. Oltre ad appartamenti strutturati per accogliere ciascuno 6-8 malati, sono presenti negozi, una chiesa, una banca e un ristorante, affinché le persone possano mantenere il più a lungo possibile la propria quotidianità e quindi le abilità residue”. Un luogo “reale” che vuole rallentare il decadimento cognitivo e ridurre al minimo le disabilità, offrendo alla persona residente l’opportunità di continuare a vivere una vita adeguata alle sue capacità e ai suoi bisogni.

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Tra le sperimentazioni all’interno del centro – la cui inaugurazione si è svolta il 24 febbraio 2018 – vi sono attività di stimolazione cognitiva multisensoriale supportate da sistemi tecnologici che, favorendo l’interazione e la fruizione immersiva di contenuti, offrono nuove possibilità di mantenimento e miglioramento delle capacità. Ed è qui che entra in gioco Ricoh Italia. Le soluzioni per la visual communication donate da Ricoh – tra cui lavagne interattive e proiettori verticali – verranno utilizzate nei laboratori multisensoriali e saranno alla base delle attività di stimolazione. Stampanti e multifunzione Ricoh saranno invece a disposizione degli operatori sanitari e scientifici che lavorano nella struttura.

Davide Oriani, CEO di Ricoh Italia, commenta: “siamo rimasti molto colpiti da questo progetto assolutamente all’avanguardia e da questo nuovo modello di cura che ricrea la quotidianità e il reale per favorire il benessere dei malati. Ricoh Italia è da sempre attenta alle persone e al nostro territorio, realizzando progetti e iniziative che portano vantaggi concreti per le comunità locali. Le nostre tecnologie multimediali possono dare un apporto concreto a questo luogo che senza dubbio ricopre una grande importanza sul piano socio-sanitario”.

Le attività di stimolazione cognitiva sono il frutto di numerosi percorsi di ricerca che coinvolgono Università ed Enti. Il valore terapeutico del progetto monzese sarà monitorato a livello scientifico da tre realtà italiane d’eccellenza: il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), il Politecnico di Milano e la Fondazione Golgi Cenci (uno dei più importanti enti italiani per la ricerca sulle degenerazioni cerebrali) che sulla base dei dati raccolti cercheranno di strutturare un modello di accoglienza replicabile su scala nazionale e mondiale.

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Il supporto di Ricoh Italia al Villaggio si rispecchia nell’impegno di Ricoh in tutta Europa per la lotta contro l’Alzheimer. Ricoh Europe ha stretto una collaborazione con Alzheimer’s Research, la più importante associazione mondiale alla ricerca di un trattamento contro la demenza. Ricoh Europe e Alzheimer Research daranno vita a campagne di sensibilizzazione, raccolte fondi e progetti specifici, molti dei quali basati sulle tecnologie di stampa Ricoh e sulle sue competenze digitali.