Gli antiossidanti presenti nel vino sembra aiutino a prevenire carie e parodontiti

Diversi studi hanno messo in luce i benefici le vino rosso per la salute: se bevuto con moderazione aiuta a mantenere il cervello giovane e sano e svolge un ruolo importante nel contrastare l’avanzata di malattie neurodegenerative come la demenza senile e il morbo di Alzheimer.

Il vino che fa bene alla salute

Del resto il vino, soprattutto quello rosso, è considerato un prezioso alleato contro molte patologie tra cui diabete. Diversi studi hanno evidenziato come bere un bicchiere di vino al giorno sia un efficace elisir di lunga vita, aiuti a prevenire il diabete di tipo 2 e curi persino la depressione, mentre una ricerca recente considera il vino addirittura un toccasana contro i danni causati dal fumo.

Oggi uno studio pubblicato sulla rivista della Società Americana di Chimica (American Chemical Society) Journal of Agricultural and Food Chemistry aggiunge agli effetti positivi del vino anche la capacità di ridurre i batteri patogeni che formano la placca, giovando quindi alla salute di denti e gengive.

L’azione degli antiossidanti nel cavo orale

La ricerca spagnola ha osservato che alcuni antiossidanti del vino rosso (in particolare acido caffeico e acido cumarico) potrebbero aiutare a prevenire carie e parodontite (malattia gengivale) proprio impedendo ai batteri che le causano di aderire a denti e tessuti gengivali.

Gli esperimenti di laboratorio sono stati condotti da María Victoria Moreno-Arribas del Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo con sede a Madrid.

L’esperta ha studiato tessuto dentale e gengivale in provetta e constatato che i due antiossidanti impediscono ai batteri di placca e gengivite di aderire ai tessuti stessi, rilevando inoltre che in presenza del probiotico del cavo orale ‘Streptococcus dentisani’ l’azione protettiva risultava ulteriormente potenziata.

Infine sembra che i sottoprodotti di acido caffeico e acido cumarico che si formano nella bocca durante i primi processi digestivi che avvengono nel cavo orale abbiano un’azione protettiva contro i batteri che formano la placca.

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