L’astronomo Stephen Hawking è morto all’età di 76 anni. E’ ricordato per le sue teorie sui buchi neri e la struttura del cosmo

Stephen Hawking, fisico e cosmologo famoso per le sue teorie sui buchi neri e le origini dell’Universo, è scomparso questa notte nella sua casa di Cambridge, nel Regno Unito, all’età di 76 anni. La notizia è stata confermata questa mattina dalla famiglia. Hawking era nato a Oxford l’8 gennaio 1942 e nella sua carriera ha rivoluzionato non solo il modo di pensare il cosmo ma si è interessato anche al futuro dell’umanità. Lo scienziato ad esempio riteneva che l’intelligenza artificiale potesse rappresentare un pericolo per la nostra specie e si è impegnato nella ricerca della vita extraterrestre.

Stephen Hawking si ammala di SLA nel 1963 ma nonostante l’handicap riesce a raggiungere la carica di Direttore di ricerca del Dipartimento di matematica applicata e fisica teorica dell’università di Cambridge. La fama in ambito scientifico arriva nel 1973 con la formulazione della teoria sull’evaporazione dei buchi neri conosciuta in seguito come “radiazione di Hawking”. Nel 1979 lo scienziato ottiene la cattedra lucasiana di matematica dell’università di Cambridge, la stessa dove si era seduto Isaac Newton, e nel 1988 scrive uno dei libri di scienza divulgativa più apprezzati al mondo “La grande storia del tempo: Guida ai misteri del cosmo”.

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“Volevo sondare le profondità remote dell’Universo. Forse ci sono riuscito in piccola parte, ma ci sono ancora moltissime cose che desidero sapere”, ha dichiarato Hawking a dimostrazione del suo desiderio di indagare i misteri che governano la natura.