Soprattutto se cotta, la salsa di pomodoro favorisce il benessere dell’intestino
La salsa di pomodoro non è solo uno dei condimenti più amati in tutto il mondo per la pasta e con un elevato valore nutrizionale; secondo una ricerca dell’Universitat Politècnica de València, pubblicata sul Journal of Functional Foods sarebbe anche un toccasana per la salute dell’intestino, soprattutto se cotta, perché potenzia l’effetto probiotico di batteri “buoni” come il Lactobacillus reuteri.
Per arrivare a questa conclusione gli esperti hanno valutato l’impatto di alcuni antiossidanti presenti nei pomodori, composti fenolici e licopene, sulla vitalità del probiotico L. reuteri durante tutto il processo digestivo. Grazie allo studio è stato possibile evidenziare come la presenza di composti antiossidanti protegga il ceppo probiotico dalla perdita di vitalità che avviene durante la digestione. Secondo precedenti ricerche il pomodoro avrebbe importanti effetti di protezione sul cuore che deriverebbero proprio dal licopene, un composto che appartiene alla famiglia dei carotenoidi, di cui il pomodoro è particolarmente ricco. Questo potente antiossidante ha una funzione di eliminazione dei radicali liberi, cosa già nota in precedenza. Ecco perché si è ipotizzato che una miracolosa “pillola al pomodoro” potrebbe rappresentare la salvezza contro i rischi di infarto e ictus.
Perché meglio cotta che cruda?
La salsa di pomodoro cotta ha un effetto benefico maggiore rispetto ai pomodori crudi perché il processo di cottura è in grado di conservare l’importante sostanza nutritiva che fa bene all’intestino e che conferisce anche ai pomodori il loro caratteristico colore rosso.
L’importanza dello studio va oltre i benefici per la salute dell’intestino, questa scoperta infatti potrebbe aprire la strada a nuovi studi incentrati sulla prevenzione del tumore allo stomaco e sull’utilità della dieta mediterranea nel supporto alle cure tradizionali del cancro. Gli studi condotti finora hanno rivelato che gli estratti di pomodoro sono in grado di contrastare la capacità delle cellule tumorali di diffondersi nell’organismo.