La scoperta dell’acqua a un chilometro e mezzo sotto i ghiacci del Polo Sud è del radar italiano Marsis

C’è acqua su Marte? Ci sono le condizioni per ospitare la vita? Se recentemente sono state rivenute molecole organiche sul Pianeta Rosso che fanno pensare possa esserci stata un tempo la vita e che forse possieda i requisiti per accoglierla nuovamente, non era ancora stata mai trovata dell’acqua allo stato liquido.

Scoperta tutta italiana

La straordinaria scoperta è del radar italiano Marsis della sonda Mars Express, ed è stata presentata da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), università Roma Tre, Sapienza e Gabriele d’Annunzio (Pescara), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). La sonda ha individuato, a un chilometro e mezzo sotto i ghiacci del Polo Sud, un grande lago di acqua liquida e salata del diametro di 20 chilometri, che ha tutti i requisiti per ospitare la vita. Questo lago esiste da molto tempo ed è protetto dai raggi cosmici, elementi che potrebbero far pensare anche a una nicchia biologica.

Si tratta di “una delle più importanti degli ultimi anni”, ha detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston. “Sono decenni che il sistema spaziale italiano è impegnato nelle ricerche su Marte insieme a Esa e Nasa. I risultati di Marsis – ha rilevato Battiston – confermano l’eccellenza dei nostri scienziati e della nostra tecnologia e sono un’ulteriore riprova dell’importanza della missione europea a leadership italiana ExoMars, che nel 2020 arriverà sul pianeta rosso alla ricerca di tracce di vita”

Il radar Marsis (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding), è attivo dal 2005 a bordo sulla sonda Mars Express, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ed è stato ideato da Giovanni Picardi dell’università Sapienza di Roma e costruito dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo).

Una risposta tanto attesa

Oggi finalmente arriva la risposta alla domanda che dal 1976 avevano sollevato le missioni Viking della Nasa, i cui dati indicavano chiaramente come Marte in passato avesse avuto laghi, fiumi e mari.

“C’è stato un tempo in cui Marte era abitabile, con un clima simile alla Terra, ma nel tempo il pianeta ha perso la sua atmosfera e con essa l’effetto serra che riscaldava, e di conseguenza l’acqua è ghiacciata e poi è scomparsa. Restavano i segni lasciati dalla presenza dell’acqua, ma restava da capire dove fosse finita e capire dove andare a cercarla”, ha spiegato Orosei, dell’Istituto di Radioastronomia di Bologna dell’Inaf.

Buio e salato, il lago è forse profondo qualche metro e si trova nella regione di Marte chiamata Planum Australe, nel Polo Sud del pianeta. “E’ la prima evidenza che c’è acqua liquida su Marte, in un lago subglaciale”, ha detto Flamini. “E’ una notizia – ha aggiunto – che si aspettava da 30 o 40 anni”. Il grande lago del Polo Sud potrebbe non essere l’unico: secondo i ricercatori potrebbero essercene altri e la loro ricerca continua.

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