L’effetto degli antidepressivi sarebbe legato alla sensitività alla luce
Sono ben 11 milioni gli italiani che assumono quotidianamente farmaci antidepressivi, persino durante le vacanze estive: ma come fare per ottimizzarne l’efficacia? Secondo uno studio della Monash University di Melbourne, l’effetto di questi medicinali sarebbe correlato all’effetto che hanno di accrescere la sensitività alla luce e quindi chi li assume dovrebbe esporsi il più possibile al sole per migliorarne l’efficacia. Al contrario, l’esposizione alla luce artificiale, soprattutto la luce blu emessa dallo schermo degli smartphone, può sminuire l’effetto del farmaco.
Il ruolo della sensitività
Lo studio, condotto su un piccolo campione, rivela come molti casi di depressione si verificano quando gli occhi della persona diventano meno sensibili alla luce. Somministrando una dose di citalopram a 12 persone che non soffrivano della malattia, la loro sensitività alla luce, misurata registrando i cambiamenti di melatonina fissando una lampada, aumentava infatti del 50%. La sensitività alla luce è fondamentale per la salute in quanto serve al cervello per poter regolare l’orologio interno del corpo, scrive Sean Cain, psicologo e responsabile della ricerca. “Se il cervello pensa che sia più scuro di quanto è in realtà, vi indica che è notte, vi rende sonnolenti e letargici. Questi sono anche i sintomi comuni della depressione”, aggiunge Cain.
Il cervello ingannato dalla luce
D’altra parte i farmaci permettono alla persona di sentirsi meglio, migliorando fino a un livello normale la sensitività alla luce. In questo modo l’orologio del corpo è in grado di sincronizzarsi correttamente con l’ora effettiva.
Del resto è stato ampiamente dimostrato come la luce del sole influisca positivamente sull’umore, un effetto che può essere ulteriormente potenziato migliorando la sensitività. La ricerca inoltre chiarisce un altro aspetto che riguarda l’osservazione degli effetti degli antidepressivi, spiegando il motivo per cui sembrano aver maggiore efficacia su chi si alza presto il mattino rispetto a chi dorme poco la notte e si alza tardi. Secondo i ricercatori chi lavora in turni di notte, guarda la Tv fino a tardi o usa lo smartphone a letto, si espone a luce vivida in piena notte, un’abitudine che può influenzare negativamente l’orologio del corpo, confondendo il cervello con l’erronea sensazione che sia giorno. La maggiore sensitività alla luce data dagli antidepressivi può addirittura amplificare questo effetto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva già diffuso dati preoccupanti relativi all’aumento di casi nel mondo didepressione, un incremento del 20% in 10 anni, tanto che la malattia sarà nel 2020 al secondo posto tra le cause di invalidità. La depressione, che l’uomo secondo alcuni studi avrebbe ereditato dai geni dell’uomo di Neanderthal, è diventata oggi la malattia più temuta da un italiano su tre.