Shade e Federica Carta

Shade e Federica Carta, coppia canora già di successo, si presentano al Festival di Sanremo con il brano “Senza farlo apposta”.

La canzone sarà contenuta nella riedizione dell’ultimo album di Shade, “Truman Sanremo Edition” (con alcuni brani inediti) in uscita l’8 febbraio, e in quello di Federica Carta, che sarà pubblicato dopo l’estate (anche in questo caso, con alcuni inediti).

Insieme, Shade e Federica Carta hanno ottenuto grandi riscontri con il singolo “Irraggiungibile”, che ha ottenuto il triplo disco di platino per le vendite e che, per 10 settimane consecutive, è stato nella top 10 di Spotify.

Com’è nata la canzone che presentate al Festival?

Shade: L’ho scritta non pensando a Sanremo. A giugno scorso stavo finendo gli ultimi pezzi per “Truman”. Ho mandato a Federica su Whastapp questo brano, per avere un suo parere. Non c’era l’idea di un nuovo duetto, che è venuta dopo e successivamente è spuntata l’ipotesi di Sanremo.

Hai modificato qualcosa di quella canzone, da allora?

Sì, ho limato le parti eccessivamente rap perché il brano possa arrivare a tutti, non solo al pubblico del rap appunto.

Quanto c’è di Federica in questa canzone?

Shade: È una canzone 50% mia, 50% sua.

Federica Carta: Parla d’amore. In questo caso ci piace raccontarlo come non corrisposto, o “friendzonato”. Sentiamo la necessità di raccontare le nostre esperienze e le nostre paure. Pensiamo che chi ascolterà il brano si immedesimerà nel testo, dato che tutti più o meno abbiamo vissuto un tipo di amore così, nella vita.

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Andate a Sanremo per…?

Federica Carta: Distruggere i pregiudizi che ci riguardano. Non voglio essere considerata “solo quella del talent” (ha partecipato ad Amici, nda), ma voglio che le persone capiscano che io e Vito (il vero nome di Shade, nda) facciamo quello che amiamo, con passione e sacrificio.

Shade: Dai rapper ci si aspettano certi contenuti; io porto i miei, personali. Parlo di cose normali in cui tutti possono identificarsi.

Prima di sapere che avreste partecipato a Sanremo, che rapporto avevate con il Festival?

Shade: Non lo guardavo, però di riflesso mi arrivavano le canzoni. È impossibile non ascoltarle. Ad esempio, mi è piaciuta molto “Occidentali’s Karma”, di Francesco Gabbani. Il testo è vicino al mio modo di pensare.

Federica Carta: A Sanremo pensavo perchè lo seguivo, ma non credevo veramente nella possibilità di esserci finché non siamo stati confermati.