Alzheimer e depressione, a Pistoia i primi giardini terapeutici

Un architetto vivaista italiano presenta un’iniziativa sociale che punta sul potere curativo della natura

Da Nord a Sud della penisola, l’architetto paesaggista Andrea Mati ha realizzato una serie di giardini terapeutici dedicati prima ai malati di Alzheimer, poi ai pazienti affetti da sindrome di Down (trisomia) e di Asperger (autismo), infine ai malati di depressione, il male oscuro di cui soffrono quasi 3 milioni di italiani.
Ogni progetto presenta specifiche caratteristiche architettoniche e botaniche ma tutti hanno in comune un unico creatore: Andrea Mati, appartenente a una nota famiglia di florovivaisti pistoiesi.

L’architetto presenterà per la prima volta alla comunità scientifica questo interessantissimo progetto, frutto di anni di esperienza maturata in contesti diversi, in occasione del 10° Congresso nazionale sui Centri Diurni Alzheimer in programma a Montecatini Terme (Teatro Verdi, 1-2 marzo); il convegno sarà come sempre presieduto dal professor Giulio Masotti, presidente emerito della Società italiana di Geriatria e Gerontologia, con un programma curato dall’Unità di Ricerca in Medicina dell’Invecchiamento dell’Università di Firenze grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Com’è nata l’idea

Andrea Mati, 58 anni, è il maggiore di tre fratelli e ha sempre affiancato al lavoro nell’azienda di famiglia una costante attività volontaria all’interno di associazioni assistenziali. E’ proprio in questo ambito che alcuni anni fa incontra Masotti e nasce l’idea dei giardini terapeutici.

“Il professore – spiega – mi invitò a visitare il Giardino che aveva fatto realizzare a Pistoia al Centro Diurno di Monteoliveto. La trovai un’iniziativa bellissima di straordinaria valenza sociale. Ecco, è cominciato tutto così, grazie al professor Masotti”.

“I giardini terapeutici – aggiunge – ci hanno aperto un mondo permettendoci di diversificare il nostro impegno nel sociale”.

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