Adolescenti e depressione: la colpa è dei social media, non dei videogiochi

Tv e social media aumentano il rischio di depressione, assolti invece computer e videogiochi

Quali sono i fattori che possono portare i più giovani alla depressione? Secondo uno studio dell’università di Montreal pubblicato da Jama Pediatrics, sarebbero TV e social media i principali responsabili del male oscuro negli adolescenti, mentre computer e videogiochi non avrebbero questo effetto.
Un risultato un po’ spiazzante, se si pensa che la dipendenza dai videogiochi è ufficialmente considerata una malattia
che assume proporzioni sempre più preoccupanti (ad Amsterdam esiste persino un hotel per gamer), soprattutto tra i preadolescenti, vittime della cosiddetta “insonnia digitale”

I problemi nascono con il confronto

Sembra invece che i problemi negli adolescenti nascono soprattutto in occasione di confronti con altre persone, come accade costantemente attraverso i social network e in alcuni format televisivi.

“Social media e tv – spiega Elroy Boers, uno degli autori dello studio – sono forme di comunicazione che espongono frequentemente gli adolescenti ad immagini di altre persone in situazioni favorevoli, come quelle con corpi perfetti o con uno stile di vita eccitante o facoltoso”.

Se una precedente ricerca aveva dimostrato che un campanello d’allarme per la depressione è l’uso eccessivo del cellulare, uno studio sperimentale su Facebook, Instagram e Snapchat aveva invece già evidenziato una correlazione tra social media e diminuzione del benessere negli adolescenti.

Lo studio

Questi risultati sono oggi confermati dallo studio dell’Università di Montreal, che ha seguito per quattro anni circa 4mila ragazze e ragazzi a partire dall’età di 12 anni.

I volontari sono stati sottoposti periodicamente ad un questionario in cui dovevano indicare le ore passate davanti ai diversi device, dal computer alla tv allo smartphone, e valutare su una scala da zero a quattro una serie di sintomi della depressione, dalla tristezza al senso di inutilità fino ai pensieri suicidi. I risultati hanno portato alla fine a stabilire che per ogni ora in più davanti alla tv o ai social si verifica un aumento dei sintomi depressivi, mentre per computer e videogame non è stata individuata questa associazione.

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