Ci si può ubriacare senza bere alcol? Lo strano caso negli Usa

Dal rapporto Iss emerge un quadro a rischio di comportamenti estremi come le abbuffate alcoliche

Come vivono oggi gli adolescenti in Italia? A fornire un quadro piuttosto allarmante sullo stile di vita dei più giovani è il secondo rapporto Iss sui ragazzi fra gli 11 e i 15 anni, che rivela come siano fortemente sedentari, bevano troppo alcol e siano inclini a comportamenti estremi come le abbuffate alcoliche, il cosiddetto “binge drinking”.
Sono proprio gli adolescenti infatti le “vittime” più frequenti di questo stile di vita, giovani ormai divenuti incapaci di distinguere lo stato di ebbrezza dall’ubriachezza vera e propria. Una pratica che, oltre a distruggere il sistema immunitario, fa male anche al cuore, aumentando di 8 volte il rischio di aritmie cardiache.
Inoltre il 20-30% degli studenti salta la prima colazione, che è invece considerato il pasto più importante per l’equilibrio del nostro organismo.

Un punto a favore degli adolescenti italiani

Solo un terzo dei ragazzi consuma frutta e verdura una volta al giorno e meno del 10% svolge almeno un’ora quotidiana di movimento, come raccomandano le linee guida dell’Oms. Dal rapporto emerge anche che nel 2018, il 43% dei 15enni e il 37% delle 15enni ha fatto ricorso al binge drinking. Un precedente rapporto dell’Oms aveva già rivelato che l’81% degli adolescenti sono troppo sedentari. L’Oms spiega anche che l’inattività fisica è un fattore determinante per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, diabete e cancro e può portare a un invecchiamenti precoce. Qualche anno fa dalla Società Italiana di pediatria aveva calcolato che solo un 15enne su due pratica sport in modo continuativo. 

Gli adolescenti italiani hanno tuttavia un’alta percezione della loro qualità di vita, nonostante il rapporto riveli il contrario. La fotografia è stata scattata dalla rilevazione 2018 del Sistema di Sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare), promosso dal Ministero della Salute/CCM coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità.

In questo contesto allarmante c’è però un punto a favore dell’Italia, che sembra essere tra i paesi meno interessati dal fenomeno del bullismo. Gli studenti infatti si sentono supportati da amici e compagni di classe e hanno un buon rapporto con gli insegnanti. 

Le cattive abitudini

Per quanto riguarda le abitudini alimentari, oltre ad un aumento della cattiva abitudine di non fare colazione e di consumare poca frutta e verdura, le bibite zuccherate/gassate sono consumate maggiormente dagli undicenni e dai maschi (le consumano almeno una volta al giorno: il 14,3% degli undicenni; il 13,7% dei tredicenni; il 12,6% dei quindicenni).

Si tratta però di una tendenza in discesa, già dal 2014, per tutte le fasce d’età e senza differenza di genere. La quota totale (11-15anni) dei non fumatori negli ultimi 30 giorni si mantiene stabile: 89% nel 2018 rispetto al 88% del 2014. Le 15enni italiane fumano di più rispetto ai coetanei maschi; il 32% delle ragazze rispetto al 25% dei ragazzi ha fumato almeno un giorno nell’ultimo mese.

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