Bugo ha fatto una conferenza stampa, Morgan un’altra. Quasi in contemporanea, per dire la loro e spiegare come sono andate le cose tra loro, degenerate al punto da portare dall’esclusione di “Sincero” dal Festival di Sanremo

Alla conferenza stampa all’Ariston sul caso Bugo-Morgan è intervenuto per primo Valerio Soave, presidente di Mescal: “È molto triste per me essere qua, perché voglio un sacco di bene a Morgan. Marco è sempre stato un grande talento”. Soave ha detto che Morgan ha chiesto di potersi occupare della cover e di poter firmare il pezzo.

Bugo ha sottolineato ancora una volta che tutto il progetto era nato dall’amicizia. “Siccome la canzone è mia e Marco è intervenuto magnificamente con la sua voce: Per la cover ho pensato da amico di affidarla a lui. Ha scelto “Canzone per te” di Sergio Endrigo, fantastica, e mi ha chiesto di dirigere l’orchestra. Ho detto va bene. È stato un gesto di affetto e di stima. Poi ci sono state delle cose che non tornavano, tanto che la sera delle cover mi sono trovato a non sapere quale versione della canzone dovessi fare”.

Arriviamo a ieri sera: “Ero amareggiato ma pronto. Arriva Morgan e mi insulta. Io non ho mai replicato una volta, a Morgan”.

Alle 17, al Teatro Ivan Graziani di Casa Sanremo, arriva Morgan con Massimo Cotto che coordina l’incontro. Morgan spiega: “La storia parte da molto tempo fa, se avete voglia di capire e non fare facili considerazioni ve la spiego. I piani sono due, quello dello spettacolo e la verità. Se vuoi entrare nella verità devi fare lo sforzo di leggere una vicenda che è umana e artistica. Rimaniamo sul tema della musica e dell’amicizia. L’unico mio interesse era mostrare amicizia a Bugo, che apprezzo come cantautore e amico. Ho visto una persona che era ed è ancora mia amica che è non lucida, perché caricato a molla contro di me. Che tristezza”.

Leggi anche:  UNIQLO Gae Aulenti, il nuovo store apre il 2 maggio

Domanda diretta: cambiando il testo sapevi che da regolamento lo avresti fatto escludere dal Festival? “No, non lo sapevo”. E continua: “Io di “Sincero” ho scritto un verso. Vuoi che venga se no non ti prendono a Sanremo? Ho chiesto. Va bene, vengo volentieri (lui mi è stato vicino nel momento dello sfratto), fammi fare almeno l’arrangiamento”.

Tutto, secondo Morgan, sarebbe nato da questo: “Bugo non regge il palco e il confronto con me. La canzone di Endrigo l’ha violentata”, e si riapre il capitolo cover: “Non mi fanno fare le prove, non c’è la partitura. Io sono d’accordo con Amadeus, che ha l’unico intento di fare un bello spettacolo. Bugo si è fatto giostrare, io ho chiamato anche Amadeus per risolvere i problemi e lui li ha sempre risolti”.

Il testo che Morgan ha cantato ieri sera “L’ho scritto sulle scale dietro al palco. Io ero incazzato perché Bugo ha violentato Endrigo. Perché la sua organizzazione gli ha detto “Vai davanti e offusca Morgan”. Bugo si è fiondato sul proscenio facendo tutto quello che non doveva fare. Quindi gli ho detto che ha fatto una cazzata”.

Morale: ma Bugo, sapeva del testo cambiato? “Non lo sapeva. Io ho voluto fare a lui una cosa per fargli capire che non era stato in grado reggere palco”. E gli arrangiamenti della discordia? Dicono fossero 11: “Ma va, erano le tracce separate. Io comunque al posto di Bugo sarei rimasto sul palco e per vincere contro Morgan avrei detto ‘sta cambiando il testo’. Bugo è stato vittima di meccanismi che l’hanno soggiogato perché per lui era ultima occasione di venire qui. In tutto questo non c’è stato il minimo calcolo, per quanto mi riguarda: lo avrei fatto magari per un pezzo qualitativamente migliore”.