Buon compleanno Classe G

Mercedes-Benz Classe G quest’anno compie 41 anni

Gli anni passano e Classe G rafforza la sua immagine di icona della Stella, rinnovandosi senza perdere quell’identità unica che in oltre quarant’anni di storia l’ha resa una vera e propria leggenda, ‘stronger than time’. Più forte del tempo: dai red carpet più esclusivi all’offroad più duro e impegnativo, dove solo lei riesce ad osare. Un successo iniziato il 10 febbraio del 1979 con il suo debutto ufficiale al salone di francese di Toulon. Fin dall’inizio lascia impresso il suo DNA unico, affermandosi per le straordinarie capacità off-road e rimanendo negli anni sempre fedele a sé stessa e ai suoi valori. Inarrestabile in off-road, ma altrettanto adatta all’utilizzo quotidiano, Classe G ha continuato ad evolversi nel corso dei decenni e, proprio grazie al costante lavoro di sviluppo e restyling della Stella, continua ad esprimere un look sempre fresco e attuale.

Il 10 febbraio del 1979, Classe G serie 460 fa il suo debutto a livello internazionale a Toulon (Francia). La cartella stampa redatta per l’occasione evidenzia i due aspetti fondamentali della vettura: ‘idoneità senza compromessi a impiego sia su strada sia off-road’ e ‘incredibile versatilità d’uso’. Caratteristiche che si ritrovano anche nella nuova G (serie 463), nel solco di una tradizione fatta di incredibile potenza ed unicità nel suo genere, che hanno permesso a questa icona senza tempo di rafforzare la propria immagine nel corso di quattro decadi, raggiungendo un successo senza pari.

La storia del modello G

L’idea dell’iconico fuoristrada viene concepita nell’estate 1969, quando Daimler-Benz AG e l’austriaca Steyr-Daimler-Puch AG iniziano a discutere di una possibile collaborazione. Entrambi i produttori offrono veicoli con eccellenti capacità off-road: da un lato Mercedes Benz Unimog, dall’altro Puch Haflinger e Puch Pinzgauer. Nel 1971 prende per la prima volta piede l’idea di costruire insieme un fuoristrada che coniughi incredibili doti off-road con un buon comportamento su strada. Già nell’autunno 1972, Joachim Zahn e Karl Rabus, CEO rispettivamente di Daimler-Benz AG e Steyr-Daimler-Puch AG, trovano un accordo di base per lo sviluppo congiunto del fuoristrada leggero. Il team che si occupa della realizzazione è affidato alla guida di Erich Ledwinka, Chief Engineer di Steyr-Daimler-Puch.

Lo sviluppo procede con slancio. Ad aprile 1973 è già pronto il primo modello in legno. L’anno dopo viene testato il primo prototipo adatto alla circolazione. Osservando le foto contenute nella relazione tecnica pubblicata internamente nel 1975, è subito evidente che progettisti e ingegneri sono arrivati velocemente ad un progetto iniziale con caratteristiche molto simili a quelle del successivo modello G. La configurazione definitiva con una silhouette dalle linee essenziali è opera del Mercedes Benz Design, guidato da Bruno Sacco. I designer riescono a coniugare sapientemente le ampie superfici lisce della carrozzeria con incredibili caratteristiche tecniche, come il grande angolo di sbalzo anteriore e posteriore ed un’altezza relativamente elevata della vettura, a fronte di una larghezza complessiva piuttosto esigua. Fin dall’inizio, il modello G viene prodotto nello stabilimento Puch di Graz-Thondorf. Qui, da maggio 2018, viene prodotta anche la nuova Classe G serie 463. Dal 1979, Mercedes Benz fornisce a Graz, tra l’altro, motori, assi, sterzo e pezzi stampati di grandi dimensioni per la carrozzeria, realizzati in vari stabilimenti in Germania. La produzione di serie prende il via a febbraio 1979, poco dopo l’anteprima mondiale, ed è affidata a Geländefahrzeug Gesellschaft (GfG), fondata nel 1977 dalle due aziende.

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Il primo modello G ad essere lanciato sul mercato è quello della serie 460. Si tratta di un fuoristrada universale con interni sobri ed, al contempo, una serie di highlight tecnici di rilievo a livello di trazione. Eccellenti capacità off-road sono garantite da un’efficiente trazione integrale inseribile di serie con bloccaggio longitudinale, nonché da bloccaggi del differenziale a richiesta sull’asse anteriore e posteriore, che entrano nella dotazione di serie a partire dal 1985. La struttura del telaio e gli assi rigidi con molle elicoidali regalano versatilità d’uso e robustezza in fuoristrada. All’inizio della produzione sono disponibili i modelli 240 GD e 300 GD con motore diesel, a cui si aggiungono i tipi 230 G e 280 GE con motore a benzina. È possibile scegliere tra due diversi passi (2.400 e 2.850 mm) e diverse varianti di carrozzeria (vettura aperta, station-wagon chiusa e furgone con fiancate chiuse). Oltre alla serie 460 con rete di bordo da 12 volt, il Marchio della Stella offre anche la serie 461 con rete di bordo da 24 volt per usi militari. Ckd (‘completely knocked down’) è il nome usato per identificare la serie 462.

Una storia di continui aggiornamenti e successi

L’evoluzione del modello G è iniziata già poco dopo il suo lancio sul mercato. Il costante processo di ottimizzazione si è rivelato la chiave di questo successo decennale. Tra le evoluzioni più importanti sicuramente:

– il servosterzo di serie (in primo luogo in 280 GE e 300 GD e, a partire dal 1987, in tutti modelli);

– i bloccaggi del differenziale di serie (1985);

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– l’introduzione di un catalizzatore a tre vie regolato (a partire dal 1986, in un primo momento come equipaggiamento a richiesta per 230 GE);

– introduzione del sistema antibloccaggio (ABS) a partire dal 1990 nella serie 463.

L’ottimizzazione di comfort e sicurezza risulta possibile, tra l’altro, grazie alla combinazione di efficaci sistemi di controllo della dinamica di marcia e di trazione integrale, di serie a partire dal 2001. Questa combinazione comprende sistema di trazione a comando elettronico 4ETS, Electronic Stability Program ESP e Brake Assist BAS.

Grazie ad una serie di interventi di restyling di ampio respiro, la tecnologia del modello G fa passi da gigante. Così, ad esempio, nel 1990 la serie 463 viene offerta con trazione integrale permanente, che sostituisce quella integrale inseribile in uso fino a quel momento. Successivamente, per la potente e lussuosa Classe G, vengono impiegati motori ad otto ed addirittura dodici cilindri, salvaguardandone nel contempo la straordinaria versatilità di cui il modello è da sempre sinonimo. Questo ruolo viene rivestito innanzitutto dalla serie 460 nel 1990 e dalla serie 461 a partire dal 1992.

Sono poi le varianti professionali di Classe G a traghettare queste caratteristiche nel futuro. Nella storia di Classe G, la tradizione fatta di allestimenti esclusivi inizia con dettagli di pregio come i sedili singoli Recaro per guidatore e passeggero anteriore, disponibili a richiesta già nel 1981. Gli interni vengono valorizzati di serie nel 1982. Nel 1990, la serie 463 vede l’introduzione di applicazioni in legno pregiato a livello di interni in un fuoristrada che, pur essendo sul mercato da appena undici anni, è già diventato un classico. Questi continui cambiamenti attirano nuovi clienti privati, che apprezzano in particolare le varianti esclusive e potenti di Classe G. In questo contesto, Mercedes Benz 500 GE con motore V8, costruita in serie limitata a partire dal 1993, ha un ruolo fondamentale. A partire dal 1998, G 500 diventa il modello al vertice della gamma di serie di Mercedes Benz Classe G, come viene chiamata la famiglia di fuoristrada dal 1993. La denominazione dei modelli della famiglia G segue lo stesso principio adottato per le serie di autovetture della Stella: la lettera o la combinazione di lettere che precede il numero a tre cifre indica l’appartenenza del modello ad una Classe.

Nel 1999 viene inaugurato un capitolo di particolare successo. In quell’anno G 55 AMG diventa il nuovo modello top di gamma della serie 463. La vettura costituisce la base per il lungo successo di Classe G nella versione High Performance di Mercedes-AMG. Fondamentali in questo senso sono, tra l’altro, G 55 AMG Kompressor (2004), G 63 AMG e G 65 AMG (entrambe del 2012), G 63 AMG 6×6 (2013) ed, infine, la versione Mercedes-AMG G 63 della nuova Classe G, presentata nel febbraio 2018 (consumo di carburante nel ciclo combinato: 13,1 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 299 g/km).

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Arrivata al quarto decennio di storia, Classe G è come sempre in grado di affrontare con successo tutte le sfide, come dimostrato anche da altri modelli esclusivi come G 500 4×4² del 2015 e Mercedes-Maybach G 650 Landaulet del 2017, prodotta in appena 99 esemplari. Entrambe le versioni dell’iconico fuoristrada aprono nuovi orizzonti per Classe G. Così G 500 4×4² definisce nuovi standard di riferimento per quanto riguarda l’idoneità al fuoristrada (ora superiore grazie agli assi a portale), mentre Mercedes-Maybach G 650 Landaulet porta una ventata di lusso e ricercatezza superiore anche nel mondo off-road.

Nuova Classe G: una tradizione che continua

La nuova generazione della serie 463, porta i punti di forza di questa campionessa dal carattere carismatico nel futuro. Classe G si reinventa ancora una volta introducendo importanti highlight tecnici. Basti pensare, ad esempio, all’assetto con un classico asse rigido al posteriore ed un asse anteriore a doppio braccio trasversale con sospensioni a ruote indipendenti, sviluppato insieme a Mercedes-AMG. Ma una cosa rimane costante nel tempo: le eccellenti doti fuoristradistiche. La nuova Classe G supera addirittura le generazioni precedenti sotto molti punti di vista. All’esterno si notano fin dal primo sguardo i geni del modello G del 1979. Tre le motorizzazioni disponibili, con potenze comprese tra 286 e 422 CV. Il modello d’ingresso è la 350 d, equipaggiata con un sei cilindri 3 litri da 286 CV, la ‘G’ la più efficiente di sempre, grazie al nuovo propulsore diesel progettato per essere conforme alle normative sulle emissioni (RDE – Real Driving Emissions). Stesso motore, ma ancora più potente, la G 400 d, disponibile esclusivamente in versione STRONGER THAN TIME Edition, che eleva la potenza complessiva a 330 CV. Con il suo sei cilindri 4.0 da 422 cavalli, la G 500 (consumo di carburante nel ciclo combinato: 12,1–11,5 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 276–263 g/km) è il modello più potente della gamma e per salire ulteriormente bisogna entrare nell’Olimpo di Affalterbach con il potente 8 cilindri della Mercedes-AMG G 63, che vanta ben 585 CV.