Gli ironici scatti del fotografo tedesco-namibiano hanno fatto discutere, indignare ma anche riflettere
In questi giorni in cui la stampa ci bombarda di notizie dai toni allarmanti per non dire catastrofici sul coronavirus, attraverso i social stanno circolando centinaia di meme virali spesso dissacranti, che ironizzano sull’isteria di massa e la psicosi collettiva a cui stiamo assistendo in Italia in questo momento.
Tuttavia ancora nessuna iniziativa artistica “ufficiale” si era espressa a riguardo. Il primo a pensarci è stato il designer tedesco-namibiano Max Siedentopf, che con il suo progetto fotografico “How To Survive A Deadly Global Virus” ha scatenato, com’era prevedibile, le reazioni più disparate, facendo comunque riflettere sulla situazione attuale.
Così l’artista ha dato libero sfogo alla sua immaginazione attraverso i suoi scatti dissacranti e grotteschi, suggerendo l’utilizzo di oggetti e prodotti di uso comune, dall’assorbente al vasetto di Nutella, come possibili mascherine anti-contagio, il vero simbolo della battaglia globale all’epidemia.
Fonte: Collateral
Un tentativo di riflessione
Al di là dell’evidente provocazione, si tratta senza dubbio di un interessante tentativo di spingerci a riflettere sulle caratteristiche più preoccupanti della nostra società, che si stanno palesando in modo evidente in questi giorni di allarmismo globale per la diffusione del coronavirus; soprattuto l’incapacità di comprendere, affrontare e gestire in modo razionale un problema di questa portata, senza farsi influenzare dai comportamenti istintivi dettati dalla paura irrazionale e incontrollata.
Un altro problema a cui l’opera di Siedentopf allude è quello della diffusione ingestibile di informazioni errate e fuorvianti, che spesso vengono accolte indiscriminatamente dalla maggior parte delle persone, senza capacità critica. E’ sotto gli occhi di tutti come la tendenza a lasciarsi andare al panico abbia portato ad assumere comportamenti insensati e a volte incivili, come l’assalto ai supermercati dei giorni scorsi.
Detto questo, era immaginabile che il progetto di Max facesse arrabbiare molti, motivo cui sembra essere sparito sia da Instagram che dal sito ufficiale.
Anche l’artista si è pubblicamente scusato, spiegando che il suo progetto ha il solo scopo di stimolare reazioni e far riflettere, non si tratta quindi semplicemente di una presa in giro. L’arte, del resto, è spesso provocante e dissacrante e, apprezzata o meno, l’opera di Siedentopf rimane una mera trovata artistica.