Ecco i rischi per la salute legati ai trattamenti di bellezza a mani e piedi

Negli ultimi anni si è registrato un incredibile incremento di richieste di manicure e pedicure, fino al 46% in più secondo un’analisi condotta da Unioncamere-Infocamere sui trend dei dati custoditi nel Registro delle imprese da giugno 2012 a giugno 2017. La passione per le unghie colorate e decorate, esplosa negli ultimi anni, ha portato i professionisti del settore a cimentarsi addirittura in vere e proprie gare di manicure, come le Nailympics di Roma.

La salute delle unghie di mani e piedi in Italia è peggiorata negli ultimi anni, secondo quanto rivelato da un istituto dermatologico milanese, che attribuisce l’aumento delle patologie legate a questa delicata parte del corpo a pratiche errate o a disattenzione nella loro cura.

“Per gli italiani avere le mani curate è sinonimo di ordine, pulizia e per le donne di femminilità. Le unghie, in particolare, possono aumentare l’idea di bellezza delle mani. Smalti, smalti gel, semipermanenti sono tutti una serie di prodotti che vengono applicati direttamente sulle unghie per dare quel tocco in più”, spiegano gli esperti in occasione dell’11esimo convegno dell’Associazione italiana di dermatologia e cosmetologia (Aideco), in programma il 4 e 5 ottobre a Roma, che avrà al centro proprio il tema delle unghie e degli smalti.

Attenzione ai prodotti usati

Ma cosa si rischia se le sostanze con cui sono prodotti gli smalti permanenti e semipermanenti non sono sicuri e a norma di legge?

“Se ben formulati e ben applicati, non sono pericolosi, anche se un loro uso eccessivo o troppo prolungato può comunque danneggiare la lamina ungueale – spiega Leonardo Celleno, dermatologo e presidente di Aideco.

“Il ‘mondo nails’ ha determinato la comparsa di numerosi prodotti, anche di recente sviluppo, che in pochi anni hanno ottenuto un enorme successo, soprattutto fra le giovani ragazze”, sottolinea l’esperto: “Tutti questi prodotti però, possono essere considerati sicuri solo quando conformi alle normative vigenti e impiegati da personale professionista. Specialmente la ricostruzione delle unghie – osserva il presidente – dovrebbe essere praticata da persone qualificate del settore che, in base alla legge 4 gennaio 1990 n.1 che disciplina dell’attività di estetista, può e sa utilizzare questo tipo di prodotto quando destinato ad esclusivo uso professionale”. 

Allergia da contatto e problemi alla lamina ungueale

“Diversi studi – aggiunge Celleno – riportano che il più importante rischio associato all’uso di questa tipologia di prodotto sembra essere l’allergia da contatto ad alcuni particolari ingredienti (ad esempio i composti acrilici, come l’Hema ed il Di-Hema), più frequentemente a livello delle unghie e della punta delle dita. Nel caso quindi di prurito, rossore, gonfiore o lesioni, è opportuno interrompere l’utilizzo di questi prodotti e rivolgersi ad un medico, meglio ad un dermatologo”.

“L’applicazione ripetuta di smalti di scarsa qualità o male applicati – suggerisce ancora l’esperto – e anche l’uso di solventi irritanti possono provocare infine problemi all’integrità dell’unghia, oltre che indebolire e predisporre alla comparsa di macchie gialle o di striature sulla lamina ungueale. Nel lungo periodo l’unghia potrebbe risultare pertanto indebolita, meno compatta, e con una superficie meno liscia”.

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