Sarebbe un’anomalia elettrica a causare la fibrillazione ventricolare responsabile dei casi di morte improvvisa nei giovani
In uno studio dell’Irccs Policlinico San Donato, pubblicato oggi sulla rivista Journal of the American College of Cardiology, viene descritta per la prima volta l’anomalia elettrica che causa la fibrillazione ventricolare con conseguente morte improvvisa in giovani apparentemente sani. Questa rara condizione si chiama Sindrome di Brugada, una malattia presente sin dall’infanzia sulla superficie epicardica del ventricolo destro, che comporta il rischio di sviluppare aritmie ventricolari potenzialmente fatali durante tutto l’arco della vita.
Che cos’è la Sindrome di Brugada
Le anomalie elettriche della Sindrome di Brugada sono rappresentate da gruppi di cellule “elettricamente” anomale, raggruppate come isole in starti concentrici, circondate da tessuto sano. Queste isole presentano un cerchio centrale caratterizzato da cellule più aggressive e predisposte a generare un arresto cardiocircolatorio.
“Sono stati arruolati sia pazienti sopravvissuti a un arresto cardiaco – spiega il dottor Pappone – sia pazienti con sintomi sfumati. In entrambi i gruppi, le isole di tessuto anomalo sono risultate essere piuttosto simili quando sollecitate dalla somministrazione di ajmalina, farmaco che simula in laboratorio ciò che può accadere durante la vita di questi pazienti: cellule dormienti che all’improvviso durante la febbre o dopo pasto abbondante o durante il sonno, possono ‘esplodere’ generando la completa paralisi elettrica del cuore con conseguente arresto e morte improvvisa”.
Una mappatura del cuore accurata
Secondo Pappone lo studio dimostra che “i sintomi e l’elettrocardiogramma non sono sufficienti, da soli, ad identificare i pazienti a rischio, poiché spesso il primo sintomo può essere la morte improvvisa”.
Al Dipartimento di Aritmologia dell’Irccs Policlinico San Donato sono state sviluppate tecnologie in grado di effettuare una mappatura del cuore estremamente molto accurata. “Si tratta di un software – spiega l’Irccs – in grado di riconoscere in modo automatico la distribuzione delle aree anomale e di particolari sonde in grado di emettere impulsi di radiofrequenza che ‘ripuliscono come un pennello’, la superficie anomala del ventricolo destro, rendendolo elettricamente normale”. “Sono orgoglioso che tale innovazione tecnologica sia stata esclusivamente ideata e realizzata in Italia, presso il nostro dipartimento di ricerca. Tale tecnologia – spiega Pappone – sarà a disposizione di tutto il mondo scientifico, nei prossimi mesi, offrendo a tutti i medici specialisti la possibilità di estendere le cure ad una popolazione sempre più ampia”.