Dannose anche le sostanze derivate dal fumo che si depositano sulle superfici

Nel mondo ci sono oltre un 1 miliardo di fumatori, più o meno consapevoli che il proprio vizio può causare oltre 40 patologie che colpiscono diversi organi del corpo.  Il pericolo però arriva non solo dal fumo passivo, che è responsabile dei danni alla salute di un bambino su cinque, ma anche dal cosidetto “fumo di terza mano”, cioè quello che ristagna negli oggetti e nelle superfici e viene rilasciato nel corso nel tempo. Precedenti studi hanno dimostrato come il fumo di terza mano causi danni a polmoni e fegato e sia dannoso soprattutto per i bambini, che vengono inconsapevolmente contaminati nelle proprie case.

Ora i test condotti negli Stati Uniti, dal National Lawrence Berkeley Laboratory, evidenziano che potrebbe essere pericoloso al punto da provocare il cancro ai polmoni.

Un’esposizione inconsapevole

La ricerca rivela che alcune delle sostanze derivate dal fumo che si vanno a depositare sulle superfici, interagiscono con le molecole dell’aria creando un mix tossico che include composti in grado di danneggiare il Dna al punto da causare tumori. I test condotti sui topi hanno dimostrato che a 40 settimane dall’ultima esposizione gli animali presentavano un’aumentata incidenza di cancro ai polmoni.

Anche altri studi condotti in Cina hanno confermato che la diffusione di fumo di terza mano negli ambienti interni è molto comune e che i sistemi di pulizia tradizionali non sarebbero efficaci nel rimuoverlo. Purtroppo le persone si trovano inconsapevolmente ad essere esposte a questo rischio, attraverso l’inalazione, l’ingestione o l’assorbimento attraverso la pelle; i più vulnerabili sono i bambini che gattonano e tendono a mettere in bocca oggetti in bocca gli oggetti, aumentando quindi le probabilità di venire a contatto con superfici contaminate. 

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