Correre allunga le aspettative di vita, diminuendo del 40% i rischi di morte prematura

Uno studio americano ha rilevato che coloro che praticano la corsa vivono circa tre anni più di chi non corre, anche se nei casi in cui la corsa venga praticata saltuariamente o in concomitanza con abitudini come l’alcol e il fumo.

Non è certo una novità che la corsa apporti benefici alla salute, tanto che di recente uno studio ha dimostrato che correre innesca la produzione di una molecola che ripara i danni cerebrali: si sa infatti che la rigenerazione neuronale, da cui traggono beneficio sia corpo che cervello, è stimolata anche dall’attività motoria. Inoltre recenti ricerche hanno dimostrato che un’ora di corsa per 5 giorni a settimana aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie degenerative della vista e pare che passeggiare aiuti anche la prevenzione contro il cancro al seno.

Lo studio

I ricercatori statunitensi sono partiti dai dati di studi precedenti per valutare le correlazioni tra esercizio fisico e mortalità, giungendo a conclusioni che confermano come la corsa sia una disciplina in grado di allungare le aspettative di vita. Praticarla in effetti abbassa le probabilità di morte prematura del 40 per cento. Dai test è emerso anche che se le persone che non corrono che sono state incluse nella sperimentazione avessero iniziato a praticare la corsa, si sarebbero verificate il 16 per cento in meno delle morti e il 25 per cento in meno di attacchi cardiaci fatali.

Quanta vita si guadagna correndo?

La conclusione più interessante delle ricerca è quella che mette in correlazione le ore corse e le ore di vita aggiunte: calcolando un allenamento medio di due ore alla settimana, una persona che corre per 40 anni trascorrerebbe correndo sei mesi della sua esistenza, ma al tempo stesso guadagnerebbe 3.2 anni di vita con un ricavo netto di 2 anni e 8 mesi. Ne consegue quindi che un’ora di corsa equivale a sette di vita. Esiste però un limite al beneficio apportato dalla corsa, che porterebbe quindi ad approssimare il risultato a circa 3 anni di vita in più, corrispondenti a quattro ore settimanali di allenamento.

Altre attività come camminare, andare in bicicletta hanno invece una capacità di abbattere il rischio di morte prematura del 12 per cento.

Ma perché correre incide così tanto sulle aspettative di vite? Principalmente il motivo va ricercato nei suoi effetti antagonisti a molti dei rischi di morte prematura come ipertensione e sovrappeso, senza contare che la capacità aerobica è un indicatore della salute a lungo termine.

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