Creati 6 dei 16 cromosomi del lievito del pane, il genoma sintetico è vicino

Siamo davvero a un passo dalla creazione del genoma sintetico, che potrebbe essere usato dai biocarburanti agli antibiotici di nuova generazione, e per il quale ha fatto da apripista il lievito del pane. L’anno scorso all’Harvard Medical School si era tenuto un incontro a porte chiuse tra 150 esperti che ha valutato la creazione del genoma umano sintetico.

Il primo genoma sintetico è stato progettato in base a un modello esistente in natura e con “ingredienti” naturali assemblati mediante uno speciale software. Su Science sono apparsi nuovi articoli che annunciano la costruzione di altri 5 cromosomi sintetici del lievito del pane (Saccharomyces cerevisiae), che si aggiungono a quello ottenuto nel 2014, per un totale di oltre un terzo dei 16 cromosomi del Dna del lievito.

Il lievito del pane protagonista della genetica

Nella storia della genetica il lievito del pane ha sempre avuto un ruolo significativo: nel 1996, infatti, è stato il primo organismo con le cellule dotate di nucleo (eucariota) di cui è stata ottenuta la mappa del Dna.

Il progetto adesso mira a ricostruire la versione sintetica degli altri dieci cromosomi del lievito e ottenere così il primo genoma sintetico. Si tratterà di un nuovo importante obiettivo raggiunti nella strada aperta nel 2010 dalla prima cellula sintetica ottenuta dall’americano Craig Venter. In quali campi potrebbe servire il lievito artificiale? I suoi cromosomi sintetici potranno essere modificati per ottenere biocarburanti ecologici, in rispetto dell’ambiente, e antibiotici di nuova generazione.

Sette dei nove articoli pubblicati sono merito del progetto internazionale Genoma Sintetico del Lievito, indicato con la sigla Sc2.0, il medesimo che aveva ottenuto il primo cromosoma.

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