Obesità infantile, aumentata di 11 volte in 40 anni

I bimbi nati con il cesareo hanno il 15% in più di possibilità di diventare ragazzi obesi

Ad affermarlo è uno studio della Harvard T.H. Chan School of Public Health pubblicato su JAMA Pediatrics, basato sull’analisi di dati rilevati nell’arco di 16 anni relativi a più di 22.000 giovani adulti nell’ambito del Growing Up Today Study (GUTS), uno studio sulla crescita dal 1996 al 2012.

I risultati hanno portato alla luce che i bimbi nati con il parto cesareo hanno il 15 per cento in più di possibilità di diventare obesi da ragazzi, nell’età tra i nove e i quattordici anni, condizione che può persistere anche in età adulta. Del resto, l’obesità infantile rappresenta ancora un’emergenza sanitaria in Italia; secondo un’indagine di Altroconsumo, nonostante un lieve calo rispetto al passato, le statistiche parlano chiaro e rivelano un quadro preoccupante: i bambini italiani in sovrappeso hanno raggiunto quota 20,9% e quelli obesi 9,8%.

Un fattore da considerare

I nati col cesareo non solo hanno il 64 per cento in più di possibilità di diventare obesi rispetto ai fratelli o sorelle nati da parto naturale, gli studiosi hanno anche riscontrato, esaminando nuovamente i dati relativi alle stesse persone da adulte tra i 20 e i 28 anni, che il tipo di parto impattava anche su questa fascia d’età, sebbene la differenza tra chi era nato con questa tecnica e chi invece con parto naturale scendesse al 10%.

“I parti cesarei sono senza dubbio una procedura necessaria e salvavita in molti casi -spiega Jorge Chavarro , autore senior dello studio- ma hanno anche alcuni rischi noti per la madre e il neonato . I nostri risultati mostrano che il rischio di obesità nella prole potrebbe essere un altro fattore da considerare”.

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