Dal 16 novembre è guerra aperta ai mozziconi di sigaretta con “Milano è così”, la campagna che prevede l’affissione di 310 manifesti nelle zone centrali della città e la consegna a bar e ristoranti di tremila “cenerini”

Ogni giorno nel capoluogo lombardo vengono prodotti 5 milioni di mozziconi di sigaretta, 1,25 milioni dei quali vengono buttati per terra. “I mozziconi di sigarette sembrano un problema marginale – ha spiegato il responsabile operativo di Amsa, Mauro De Cillis – ma così non è perché in natura ci mettono fino a cinque anni per deteriorasi totalmente”. Ogni anno, secondo Amsa, per le strade milanesi vengono raccolte 90 tonnellate di mozziconi. Nei mozziconi sono contenute sostanze pericolose per l’ambiente e per le falde acquifere, nonostante ciò, gli studiosi hanno stimato che su un totale di 6 mila miliardi di sigarette vendute ogni anno, ben il 75% (ovvero 4600 miliardi) viene gettato a terra, per strada o direttamente nel terreno.
Ecco perché Amsa e Jti con il patrocinio del Comune di Milano hanno promosso una campagna che mira ad arginare concretamente il problema: ai fumatori verranno consegnati 25mila posacenere tascabili all’uscita della metropolitana nelle stazioni Duomo, Cadorna, Lima e Lotto, mentre negli esercizi commerciali saranno distribuiti tremila “Cenerino”, un posacenere da esterni realizzato in materiali riciclati.

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Un gesto che deve diventare automatico

“E’ una iniziativa importante che sensibilizza su un tema cruciale per il decoro della città”, ha detto Pierfrancesco Maran, assessore a Mobilità e Ambiente del Comune. “A Milano ci sono circa 25 mila cestoni per gettare i mozziconi in modo sostenibile ma non per tutti il gesto risulta automatico”, ha aggiunto.
L’idea della campagna è venuta a due studentesse dello Ied di Milano, Lisa Campo e Martina Strata, nell’ambito di Jti Clean City Lab, un concorso internazionale per stimolare comportamenti virtuosi tra fumatori.
L’oggetto di design premiato è invece il posacenere pubblico AshGlass, progettato dalla studentessa Lauriane Kerrand, della scuola Head di Ginevra, che richiama elementi architettonici della Galleria Vittorio Emanuele di Milano.