E’ quanto emerso da un recente studio della Johns Hopkins School di Baltimora: i broccoli depurano l’organismo dalle tossine accumulate a causa dell’inquinamento

La ricerca è stata condotta su 291 uomini e donne cinesi e ha messo in luce come consumare quotidianamente mezza tazza di una bevanda a base di germogli di broccoli produca risultati sorprendenti in termini di escrezione di benzene, un agente cancerogeno dannoso per l’organismo.

Germogli di broccoli

Lo studio, pubblicato su Cancer Prevention Research, è durato per tre mesi e ha preso in considerazione individui appartenenti ad una comunità agricola nella provincia di Jiangsu, a circa 80 km a nord di Shanghai, una delle regioni più fortemente industrializzate della Cina.

Ai volontari è stato chiesto di bere un mix a base di acqua sterilizzata, ananas e succo di lime. Alcuni però hanno bevuto un ingrediente aggiuntivo, una polvere solubile ricavata da germogli di broccoli, contenente glucorafanina e sulforafano.
Non è certo un caso se la sperimentazione è stata condotta proprio in Cina, che è uno dei Paesi più inquinati al mondo: Pechino, che ha confermato la presenza sul suo territorio di veri e propri “villaggi del cancro”, per migliorare la qualità dell’aria è arrivata persino chiudere i barbecue ambulanti e pare che molti cittadini siano disposti ad affrontare persino un viaggio di sola andata su Marte piuttosto che vivere nello smog. Per arginare l’inquinamento, che uccide 220mila persone l’anno nel mondo, il Governo cinese ha persino pensato all’utilizzo dei droni e di rottamare oltre 6 milioni di autoveicoli che non rispettano la normativa sulle emissioni di anidride carbonica.

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Depurati dal benzene

I risultati dicono che chi ha consumato la bevanda arricchita dai broccoli ha presentato un tasso di escrezione del benzene aumentato del 61%, e un livello di escrezione dell’acroleina (tossica per il fegato e irritante per la mucosa gastrica) cresciuto del 23% durante la sperimentazione clinica.

“L’inquinamento dell’aria è un problema di salute pubblica complesso e pervasivo – spiega John Groopman della Johns Hopkins – Per occuparci di questo problema in modo completo, oltre alle soluzioni ingegneristiche per ridurre le emissioni inquinanti su base locale, abbiamo bisogno di tradurre le nostre tecniche scientifiche di base in strategie per proteggere le persone dall’esposizione. Questo studio supporta lo sviluppo di strategie basate sul cibo come parte di questo sforzo di prevenzione complessivo”.

Per concludere, il professore della Johns Hopkins Thomas Kensler sottolinea che questa ricerca “indica che un mezzo semplice e sicuro può essere utilizzato dalle persone per ridurre alcuni dei rischi a lungo termine per la salute associati con l’inquinamento dell’aria”.