Salone libro: cresce il mercato del libro nel 2009, accelera nel 2010. Buon exploit delle librerie di catena e delle vendite online. I generi più forti restano la fiction e la manualistica: quelli perfetti anche per l’ebook.

Cresce il mercato del libro nel 2009 e accelera nel 2010, pronto per confrontarsi con i numeri dell’ebook. E’ quanto emerge dall’indagine NielsenBookScan presentata oggi a Torino nell’ambito del convegno “Che fine farà l’e-book: tra libri di carta e applicazioni digitali”, organizzato da Associazione Italiana Editori (AIE) e Salone internazionale del libro di Torino. Se infatti il 2009 ha registrato complessivamente una crescita a valore del 3,1% (si è passati per i canali trade dai 1.324milioni di euro del 2008 ai 1.365 del 2009), nei primi 3 mesi e mezzo del 2010 la crescita è passata al 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2009.

I canali – Sono le librerie a costituire ancora una volta il canale privilegiato per la vendita dei libri di carta ma con una peculiarità: il 2009 vede infatti le librerie di catena crescere ancora rispetto alle librerie indipendenti (+4,6% sul 2008) e il canale online registrare un’accelerazione forte pur se con numeri che restano ancora piccoli (+ 14% sul 2008 su una quota di mercato del 3,5% nel 2009). Le librerie indipendenti registrano invece una crescita più contenuta: lo 0,6% in più nel 2009 rispetto all’anno precedente. Nei primi tre mesi e mezzo del 2010 si registra un’accentuazione ancora maggiore: l’online cresce del 24,8% sullo stesso periodo del 2009 (e arriva a coprire il 4,7% del mercato a valore a prezzo di copertina), le librerie di catena affiancano le librerie indipendenti, superando entrambi il 39% del mercato.

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I generi – Nel 2009 crescono molto la fiction (+ 6,4% sull’anno precedente) e la manualistica (+3,5%), un poco meno la saggistica (+1,6%), mentre resta sostanzialmente stabile il settore dell’editoria per ragazzi (-0,7%). Decresce invece il mercato dell’editoria professionale. Complessivamente i titoli movimentati nel 2009 sono stati 325mila.

E l’ebook? In questo quadro l’ebook comincia a ricoprire un ruolo interessante se si pensa che secondo le stime dell’ufficio studi AIE l’ebook arriverà a coprire a dicembre 2010 l’1,5% del catalogo vivo dei titoli e l’8-9% delle novità. Secondo l’indagine elaborata dall’ufficio studi AIE, in collaborazione con l’Università di Tor Vergata di Roma e la fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi, su 1743 questionari, l’attenzione all’ebook va ben al di là della semplice curiosità.

La lettura (e l’abitudine a leggere) su schermi digitali è in crescita: più o meno triplica in tre anni. Riguarda oggi quasi 2milioni di italiani (superiori ai 14 anni). I forti lettori si confermano lettori più disponibili rispetto alla media della popolazione ad accedere a e-book attraverso ereader per studio e lavoro piuttosto che per svago. Questo avviene in proporzione più che doppia rispetto alla media della popolazione.

I forti lettori? I più attenti agli ebook: I forti acquirenti di libri (oltre 12 all’anno) sono quelli che si sono già mossi: o per comprare quello che è disponibile nei canali dell’informatica di consumo o nelle catene di libreria o per informarsi su quale modello di lettore comprare.

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La spesa media per gli ebook: Rispetto a una media di 177,69 euro di spesa di un lettore per e-book, i forti acquirenti si dichiarano inoltre disponibili a spendere solo poco di più: 180 euro.

E cosa vorrebbero leggere? Al top nelle scelte sono i romanzi italiani o stranieri (per il 54,6%) o i libri difficili da trovare in libreria (per il 60,7%). Ma anche classici della letteratura e saggi.

Il commento – “Si tratti di numeri confortanti – ha commentato il presidente di AIE Marco Polillo – ma non si può parlare di un mercato che brilla perché in grande salute: è sempre molto condizionato dalle vendite dei grandi best seller che con centinaia di migliaia di copie fatturate influenzano molto i dati percentuali.

E’ interessante però riscontrare che il trend di leggero miglioramento del 2009 si stia consolidando anche nel 2010; questo non vuol dire che gli italiani si siano messi a leggere libri e quindi su questo terreno bisognerà fare molto di più.

Per capire cosa significherà invece l’ebook per il mercato italiano bisognerà aspettare le vendite natalizie: per ora è prematuro qualsiasi commento perché stiamo parlando di un mercato che non ha ancora avuto modo di esprimersi”.