Uno studio britannico afferma che vedere qualcuno grattarsi provoca l’istinto a compiere lo stesso gesto ma concentrato sulla testa

Secondo uno studio della School of Psychology della University of Sussex e del Department of Psychology della Hull University il grattarsi, così come lo sbadigliare, è contagioso.

L’esperimento

Gli scienziati hanno mostrato ai partecipanti all’esperimento un filmato in cui si mostrava una persona grattarsi. La maggior parte degli spettattori ha subito iniziato ad emulare il protagonista del filmato, ma con una particolarità. Sebbene la persona presente nel video si grattasse diverse parti del corpo, il campione ha concentrato il suo gesto compulsivo su viso e capelli. Sembrerebbe quindi che lo stimolo indotto di grattarsi venga recepito e poi rielaborato concentrandosi soprattutto sulla testa.

I neuroni del prurito

L’Università del Minnesota, a Minneapolis, ha invece scoperto cosa induce lo stimolo a grattarsi. Secondo i ricercatori le cellule nervose presenti nel tratto spinotalamico della colonna vertebrale sarebbero responsabili del gesto compulsivo. Quando la pelle invia una sensazione di prurito questi neuroni diventano iperattivi e ciò induce l’istinto a grattarsi. Una volta effettuato il gesto i “neuroni del prurito” si spengono.

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