Le pulizie di primavera si fanno anche in spiaggia: Legambiente ha organizzato per l’ultimo fine settimana di maggio la pulizia delle spiagge italiane

E’ ammirevole l’iniziativa di Legambiente, organizzata nell’ultimo week-end di maggio con l’obbiettivo di ripulire dall’immondizia le spiagge che si affacciano sul Mediterraneo. Nonostante di recente la Fondazione per l’educazione ambientale abbia certificato in Italia 135 lidi che valgono il riconoscimento di Bandiera Blu, la maggior parte delle coste italiane risulta bisognosa di interventi per eliminare i rifiuti.

Spiagge e fondali puliti

La campagna si chiama “Spiagge e fondali puliti – Clean up the Med” e si svolge ogni anno, gli ultimi giorni di maggio, in contemporanea ai volontari di tutti gli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo. In soli tre giorni, nelle numerose località di mare sono state raccolte circa 25 tonnellate di rifiuti di ogni tipo che, chissà da quanto tempo, si trovavano abbandonate su arenili e fondali.

Malgrado il risultato dell’iniziativa sia più che soddisfacente, l’organizzazione ambientalista non è del tutto soddisfatta e punta a raddoppiare la quantità di rifiuti da scovare e smaltire, arrivando quindi alla cifra di 50 tonnellate di rifiuti.

Finchè c’è vita c’è speranza

“Sono 24 anni che organizziamo ‘Spiagge e fondali puliti’ e continueremo a portarla avanti nella speranza che in un giorno non lontano non sia più necessario andare a raccogliere spazzatura gettata in mezzo alla natura, sui litorali o direttamente in mare. La partecipazione a questa campagna, che peraltro ha ormai un respiro internazionale è cresciuta con costanza, ma l’informazione e il coinvolgimento dei cittadini ancora non basta. L’ignoranza di chi abbandona i rifiuti va combattuta ancora, con forza, così come i comportamenti illegali”. Queste le parole della direttrice generale di Legambiente, Rossella Muroni.

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