Rappresenta oggi (prima del Natale) il 12,2% dei canali trade, quattro volte di più di 5 anni fa, secondo i dati GfK

Pesano quattro volte più del 2008. Eppure sono passati solo 5 anni: allora la vendita di libri (di carta) attraverso gli store on line valeva qualcosa come il 3,3% (dati AIE) delle vendite nei canali trade (librerie indipendenti e di catena, banchi libri della grande distribuzione). Oggi, cinque anni dopo, quel valore rappresenta, a valore, il 12,2% del mercato di varia (adulti e ragazzi) negli stessi canali. Ed è anche l’unico canale che cresce (+3,8% nel periodo che va da gennaio 2013 a settembre 2013 rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente; Fonte GfK).

Terminato insomma il lungo periodo di apprendimento (come si cerca, come si compra, ecc.) e la diffidenza verso le forme di pagamento elettronico, i lettori iniziano ad apprezzare i servizi che le librerie on line mettono loro a disposizione: non più solo la possibilità di avere a disposizione un catalogo di 731mila titoli italiani, ma anche libri stranieri, musica e cinema (e i device per gli e-book), forme e tempi di consegna. I “servizi”, insomma. E ancora “consigli” di lettura, possibilità di condividere letture e pareri, oltre alla possibilità (crescente) di comprare in mobilità dal tablet.

A questo tema è dedicato l’incontro Quando l’on-line vale il 12%, in programma per sabato 7 dicembre, alle 11 nella Sala Rubino del Palazzo dei Congressi dell’EUR in occasione della Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi. Una fotografia, per la prima volta, a partire dai dati GfK – a cui partecipano Barbara Riatti (GfK) e Giovanni Peresson (AIE) – su un tema centrale nell’evoluzione prossima della filiera editoriale, soprattutto per la piccola e media editoria (con titoli e autori che, soprattutto in una situazione di difficoltà finanziaria della libreria tradizionale, faticano a trovare spazi nei loro assortimenti).

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In questo scenario – anche se l’Italia ha tra i grandi mercati/Paesi europei il più basso indice di uso del web e di pratica dell’e-commerce – presentare e mostrare il libro online non è come farlo nei canali fisici: vanno ripensate le forme di comunicazione e di passaparola, le copertine si “francobolizzano”, diventano importanti i “metadati” (in altre parole la qualità di quelle informazioni che permettono appunto di trovare i libri sulla rete e agli store di collegare i titoli tra loro).

Proprio ai metadati è dedicato il workshop successivo (con iscrizione obbligatoria sul sito www.plpl.it), Migliorare i propri metadati in 5 mosse, previsto per sabato 7 dicembre, alle 12, sempre in Sala Rubino, a cui partecipano Simonetta Pillon (IE-Informazioni editoriali) e Cristina Mussinelli (AIE). Visto che ai libri si arriva sempre più attraverso motori di ricerca e librerie on line, mettere la copertina, l’abstact del libro, collegarla a recensioni migliora la vendibilità di un titolo di circa il 70%: anche questa è una strada per migliorare le proprie performance economiche ed essere più efficaci sulla rete. Quarantacinque minuti di suggerimenti e consigli pratici.