Il WWF ha ottenuto dal Governo thailandese la fine del commercio d’avorio nel Paese. Nel frattempo però la pesca intensiva sta facendo estinguere gli squali

La petizione del WWF, sostenuta anche da Leonardo di Caprio, per fermare il commercio d’avorio in Thailandia, uno dei mercati non regolamentati più importanti per questo tipo di materiale, ha avuto successo. Il primo ministro Yingluck Shinawatra ha annunciato al Convention on International Trade of Endangered Species (Cites), la conferenza in difesa delle specie di flora e fauna in via di estinzione che si tiene quest’anno a Bangkok, che il commercio d’avorio nel Paese è diventato illegale.

Il primo ministro thailandese ha dichiarato: “Come prossimo passo riformeremo la legislazione nazionale con l’obiettivo di porre fine al commercio dell’avorio e allinearci con le normative internazionali. Questo ci aiuterà a proteggere tutte le specie di elefanti, da quelli africani a quelli thailandesi selvatici o domestici”.

Gli squali si estinguono

Sebbene ora elefanti e rinoceronti siano maggiormente tutelati, ci sono altre specie che non godono dello stesso trattamento. Gli squali stanno velocemente sparendo dai nostri mari. Il numero di esemplari di alcune razze è diminuito quasi del 90% dal 1950. Il pericolo maggiore è il commercio intensivo delle pinne di questi animali, che i cinesi utilizzano come alimento e per medicine tradizionali. Il WWF si sta muovendo per salvaguardare anche gli squali dallo sconsiderato comportamento dell’uomo.

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Le altre iniziative del WWF

L’organizzazione per la tutela dell’ambiente ha anche stretto una partnership con Google per utilizzare droni per il controllo del bracconaggio in alcune zone del mondo e sfrutta il satellite Landsat 8 per monitorare lo stato di salute delle foreste equatoriali nel Sud Est Asiatico e in Sud America.