In biologia i virus sono organismi relativamente semplici e molto piccoli rispetto all’organismo che invadono, caratterizzati dalla capacità di replicarsi.

Il loro comportamento parassita è dovuto al fatto che non hanno tutte le strutture biochimiche e biosintetiche necessarie per la loro replicazione. E’ nella cellula ospite in cui il virus penetra che riesce a trovare tali strutture che sfrutta per riprodursi in numerose copie.

Quello che sta avvenendo nel Medio Oriente in questi giorni altro non è che l’effetto della diffusione del virus della democrazia in Paesi dove valori quali la libertà ed i diritti non esistono. La democrazia per riprodursi, deve penetrare in questi Paesi così come fa un virus in una cellula ospite fino ad assumere il controllo dei suoi processi metabolici.

Finalmente, dopo anni di torpore, sono in atto grandi rivoluzioni nel mondo arabo. Prima la Tunisia, poi l’Egitto hanno in pochi giorni rovesciato i regimi decennali che li guidavano. Altri stati arabi stanno cercando di seguirne l’esempio; il Bahrein, l’ Algeria e la Libia che in questi giorni combatte per liberarsi.

Che cosa ha provocato queste rivoluzioni? Su tutto tre fattori, la povertà, l’età media molto bassa delle popolazioni, ma soprattutto la Rete. Internet ha permesso di abbattere le barriere spazio-temporali dando la possibilità di fatto di abbattere quel muro che isolava i popoli del Maghreb. L’uso del Web ha permesso di comunicare oltrepassando la censura ed il controllo della polizia; le proteste viaggiavano sulla Rete grazie ad un tweet o magari ad un sms.

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Inoltre la tecnologia ha contribuito a costruire un sentire collettivo; il fluire delle informazioni ha permesso ai popoli di condividere la disperazione e la voglia di reagire. La rete da un lato ha svolto la funzione di megafono della rivolta e dall’altro ha facilitato l’organizzazione ed il coordinamento delle azioni di protesta, moltiplicandone la forza.

La prova della forza del virus della democrazia è data dalla reazione che hanno avuto i regimi; quando hanno assistito alla potenza moltiplicatrice della rete, hanno provato a bloccarla, intimando ai provider (ISP) di bloccare l’accesso alla Rete, come si vede chiaramente in questo grafico fornito da Arbor Network e relativo all’interruzione in Egitto del 28 gennaio.

O come hanno provato a fare in Libia una decina di giorni fa.

Per fortuna stavolta il virus è stato più forte ed il blocco è durato solo poche ore. Così come avviene in medicina il virus ha saputo mutare ed aggirare il blocco grazie all’aiuto fornito da hacker e attivisti per i diritti umani. La Rete è ora più forte grazie alle possibilità di aggirare la censura e garantire privacy e anonimato che permettono di comunicare liberamente.

La domanda che mi pongo è: nei Paesi Occidentali come l’Italia abbiamo sviluppato gli anticorpi al virus della Democrazia?